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Channel: La cucina di Esme
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Pane al farro a lunga lievitazione ... e l'inno alla qualità

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Il pane e l'arte di produrlo hanno origini remote. L'importanza di questo alimento come base della dieta ne ha fatto il cibo per eccellenza, ed anche il simbolo più rappresentativo del dono divino reso alimento grazie al lavoro dell'uomo. Il primo rudimentale sistema per produrre pane fu senz'altro quello di macinare il frumento tra due pietre, mescolando poi con acqua la farina risultante e mettendo l'impasto a seccare al sole. Ancora oggi la tecnica di macinazione a pietra è il metodo più antico, ma ancora insuperato nella produzione di farine di alta qualità. Questo non vuole essere assolutamente un post pubblicitario verso una marca piuttosto che verso un’altra, ma bensì un inno alla farina di qualità, perché è la farina che fa la differenza, nel pane e negli altri lievitati, e di conseguenza il metodo di lavorazione della farina è fondamentale. Nella macinatura a pietra, la scarsa velocità della ruota mobile mantiene bassa la temperatura durante la molitura e fa si che la farina non corra alcun rischio di “cottura”, preservandone al meglio le qualità organolettiche. Il germe e gli olii essenziali del chicco di grano s’impastano con la parte amidacea, dando alla farina una colorazione sul bianco avorio con punteggiature beige scuro: si garantiscono profumi più complessi, maggior gusto e conservazione di molte proprietà benefiche presenti nel grano. In seguito vi è la raffinazione (abburattamento): la farina esce dalle macine ed entra in un cilindro di stoffa dove per sbattimento viene fatta la separazione della crusca e del cruschello. Invece nei mulini a cilindri tradizionali (farine industriali)  il chicco viene sfogliato a partire dagli strati più esterni fino a quelli interni, sfogliando praticamente il chicco e arrivando ad una depurazione molto profonda che impoverisce la farina, peraltro già scioccata dal surriscaldamento dell’alta velocità di macinazione. Producendo così una farina bianchissima che in realtà altro non è che  la parte centrale del chicco di grano, quindi amido puro, una farina morta che non ha più niente di vitale. La parte esterna, nutritiva e preziosissima, è stata totalmente eliminata durante la macinazione.  Provate a produrre lo stesso tipo di pane con una farina acquistata al super di nota marca, ma indubbia provenienza del grano e poi riproducete la stessa ricetta con una farina bio macinata a pietra. Sarà il vostro olfatto prima, durante la cottura e le vostre papille gustative poi, a parlarvi della differenza. Certo i prezzi sono notevolmente diversi, ma io personalmente penso sia più salutare risparmiare su un capo di abbigliamento piuttosto che su un ingrediente così fondamentale o comunque in generale su quello che mangiamo. Siamo già costretti a respirare aria inquinata, cerchiamo di proteggerci come possiamo.  Oggi vi posto la ricetta del pane con farina di  farro, a lunga lievitazione e con impasto a mano. Lo so che siamo nell’epoca della planetaria, e dei vari impastatori, ma  secondo me soprattutto nella preparazione del pane niente potrà mai sostituire le mani e la spianatoia in legno. Per me in particolare l’atto dell’impastare  è un piacere quasi fisico, è  il momento in cui  “sento” gli ingredienti che si trasformano sotto le mie mani. Lo so sono piccole e poco adatte, servirebbero delle manone alla Bonci, ma diciamo che sarebbero sproporzionate ai miei 52 kg!





Ingredienti:
350 gr acqua appena tiepida
500 gr farina di farro bio macinata a pietra ( si può fare anche 50 farro 50 farina 0)
3.5 gr di lievito di birra in granuli ( o 100 gr di LM o 12gr di LB fresco)
10 gr sale fino
Semola per lo spolvero

Procedimento:
In una ciotola mettete la farina a fontana e il lievito disidratato, mescolate e fate la classica buca, iniziate ad aggiungere  acqua, piano piano mescolando con una forchetta, poi iniziate ad impastare con le mani e verso la fine  aggiungete il sale. Trasferite  l'impasto in una ciotola capiente, spenellata di olio evo, coprite con la pellicola trasparente e mettete  in frigo (nella parte bassa per le verdure)  per 18/24 ore. Dopo questo tempo l'impasto sarà raddoppiato. Toglietelo dal frigo  e mettetelo su un piano spolverato con semola e copritelo con una ciotola messa a campana.  Lasciate acclimatare per 30 minuti. Poi prendete l’impasto e maneggiandolo il meno possibile e prendendolo da sotto allargatelo a rettangolo, ora è il momento delle pieghe. Prendete la punta in alto a destra e portatela verso il centro come a fare “l’orecchia” alla pagina di un libro poi fatelo lo stesso gesto con la punta in alto a sinistra, ora prendete la punta centrale e portatela a toccare la base delle orecchie. A questo punto arrotolate il filose su  se stesso.

 
  

 
 
A questo punto il filone è formato ed è pronto per una seconda lievitazione. Mettete, in uno stampo da plumk-cake, un canovaccio pulito e infarinato con semola di grano duro, appoggiateci dentro il filoncino e coprite con i lembi del canovaccio. Lasciate riposare 1 ora a temperatura ambiente. Trascorso il tempo necessario, aprite il canovaccio e rovesciate lo stampo sulla placca da forno ricoperta da carta forno. Togliete lo stampo e il canovaccio e con un coltello affilato fate dei tagli abbastanza profondi, ma in laterale, sul dorso del pane.  Riscaldate il forno in modalità statica a 250°. Infornate a  una tacca sotto la metà e appena avrete inserito il pane nel forno, abbassate immediatamente la  temperatra a 200°. Cuocete per circa 30 minuti, poi abbassate ulteriormente la temperatura a 190° passando il forno  in modalità areata più calore da sotto,  cuocete per altri 10 minuti, fino a doratura completa. Estraete la teglia e rimettete il pane dentro il forno appoggiandolo direttamente sulla griglia per 5 minuti con lo sportello del forno leggermente aperto. Passato questo tempo spegnete il forno posizionate il pane in piedi e lasciatelo così almeno 1 ora, con lo sportello semiaperto. In questo modo l'umidità calerà e il pane si asciugherà bene.


Poi sfornate, lasciatelo 15 minuti a raffreddare su una gratella e poi incartatelo con un canovaccio e mantenetelo così fino al momento di portarlo in tavola.
Buon appetito!







Fuori concorso ovviamente
ma anche questo bel filoncino finisce nel mio cestino
e voi cosa aspettate a partecipare al mio contest?




Buona giornata 
e alla prossima ricetta ...dolce!




La mia ossessione dolcissima ...

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La Nutella, compie 50 anni !! La crema di nocciole nota in tutto il mondo ha raggiunto il mezzo secolo di vita. Il 20 aprile del 1964 nello stabilimento Ferrero di Alba fu avviata la produzione del primo barattolo di Nutella - tre sillabe per un nome magico che unisce l’inglese Nut, cioè nocciola, con il suffisso -ella, eco d’infanzia con l’assonanza giocosa a caramella, bella... - ma è a maggio che arrivò sul mercato e quindi sulle tavole degli italiani confezionata con il bicchiere kristal a otto facce. Da quel momento il prodotto piemontese divenne non solo uno dei brand più importanti e riconoscibili del mondo,  ma anche un’icona del Made in Italy. Ed è per questo motivo che le Poste Italiane hanno emesso lo scorso 14 maggio un francobollo celebrativo da 70 centesimi: un fondo dorato sul quale compaiono solo il tipico barattolo di vetro e due date 1964-2014. L’ Italia vuole così omaggiare un prodotto nato nelle Langhe e diventato "di culto" in tutto il mondo nel giro di vent'anni. In questo week end ci saranno grandi festeggiamenti  iniziano da Alba per finire a Napoli con il mega concerto a piazza del Plebiscito. Io nel mio piccolo blog,  la voglio invece festeggiare con un post a lei dedicato. Un post che parla di infanzia e di ricordi, di quello che per me è in assoluto il mio vero unico e inimitabile confort food …ero in abito da sposa e tutta vestita e truccata in attesa dell’auto in cucina prendevo a cucchiaiate la nutella, ero in attesa che il parto si aprisse attaccata all’ossitocina e prendevo a cucchiaiate la nutella, ogni volta che in me cresce l’ansia, o sono molto incavolata, o stressata, o ho paura o sono agitata o depressa, triste o felice, la mia nutella c’è, c'è sempre stata e sempre ci sara. Ho poco certezze nella vita ma di questo sono sicura. C'è chi si accende una sigaretta, chi si versa qualcosa in un bicchiere, chi si prende tremila caffè al giorno. Ogniuno ha la sua droga, io sono astemia, non fumo e sacrilegio non mi piace il caffè! La mia ossessione dolcissima, la mia droga innocua si chiama Nutella, ancor più che cioccolata, perchè solo lei riesce sempre a regalarmi una dolce coccola rassicurante. Il rapporto con  la nutella non è un rapporto con un cibo qualunque di cui si analizzano principalmente la qualità, la provenienza la filiera ecc il rapporto con la nutella è un rapporto d’amore o la ami o non la ami,  ma se la ami l’amerai per sempre!


Crostata alla Nutella con frolla all'olio evo
Ingredienti:
250 g di farina 00
1 uovo e 1 tuorlo bio (a temperatura ambiente)
100 g di zucchero
100 g di olio extravergine di oliva
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaio di latte
un bustina di vanillina
un pizzico di sale
nutella q.b.

Procedimento:
Preparate la frolla all'olio. Frullate con le fruste elettriche le uova con l’olio ed il pizzico di sale (questo passaggio è molto importante), deve risultare un composto molto cremoso (simile alla maionese), in una ciotola setacciate la farina, il lievito e la vanillina, aggiungete lo zucchero e mescolate tutti gli ingredienti, poi aggiungete il latte e il composto frullato, impastate prima con una forchetta e poi a mano quel tanto che occorre per avere una pasta liscia,  Stendete tre terzi di frolla sulla carta forno, sistematela in teglia alzando i bordi e punzecchiate la base con una forchetta. Coprite con altra carta forno, su cui poi andrete ad appoggiare dei fagioli o ceci secchi ( per fare peso) e mettete in frigorifero per 20 minuti a riposare. Intanto con gli avanzi di pasta formate dei biscottini della forma che preferite per la decorazione. Infornate in modalità areata a 180° per 20 minuti poi togliete i fagioli e cuocete altri 5 minuti. Estraete il guscio di crostata dal forno e mettetelo a raffreddare su una gratella e infornate i biscotti che cuoceranno in 10/12 minuti. Quando il guscio sarà tiepido versate la nutella e sopra decorate con i cuoricini. Servite fredda ... i bambini e i golosi vi ringrazieranno!
Buon appetito!




Tutte le mie ricette nutellose


Se questa ricetta vi sembra tropo nutellosa, ma cercate altre idee...nel mio blog ce ne sono parecchie:




Buon compleanno Nutella!



Arriva la prova costume!

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Arriva la prova costume!!!!!!! E già, maggio sta finendo, tra alti e bassi (più bassi) stagionali ma le previsioni dicono che la calda estate sta per arrivare e con lei le tanto agognate ferie, ma anche la temutissima prova costume. E allora, qui si fa sul serio bisogna rimettersi in forma! Ma niente diete drastiche  che non servono a nulla e spesso fanno anche tanti danni, ma piuttosto  un sano regime alimentare light che con un occhio al nostro benessere psicofisico, ci aiuti a mantenerci in salute e  ad assicurarci che il nostro corpo riceva ciò di cui ha bisogno senza niente in più o in meno. L'Organizzazione mondiale della Sanità ha stilato le "Linee guida" per una sana alimentazione. Le raccomandazioni possono essere riassunte in poche regole: consumare almeno quattro porzioni quotidiane di frutta e verdura fresche, aumentare l'assunzione di cibi ad alto contenuto di fibre, diminuire il consumo di grassi saturi (ad esempio burro, strutto, lardo) e di prodotti raffinati (ad esempio biscotti, zucchero bianco), aumentare il consumo di grassi insaturi (pesce). Insomma: pochi grassi saturi, pochi zuccheri e sale; frutta, verdura e pesce a volontà, senza dimenticare l'importanza, per quanto possibile, di una moderata attività fisica: basta anche semplicemente camminare per un'ora quasi tutti i giorni. Per cui dopo tutti i dolci che vi ho proposto ultimamente, oggi vi posto un piatto di pasta leggerissimo con condimento di pesce, fatelo seguire semplicemente da un bel piatto di insalata poco condita e da frutta fresca e il mio nutrizionista direbbe OK! Perché il peso della pasta è considerato in 80gr a testa mentre il pesce una volta pulito sarà sui 100/120 gr a persona, un piatto perfetto ben bilanciato tra proteine e carboidrati. Light, ma con gusto!



Ingredienti per 4 persone:
320 gr di pasta corta ( per  me formato spaccatelle)
500 gr di totani non troppo grandi
Vino bianco
Olio evo
Aglio
Peperoncino

Procedimento:
Pulite i totani separando i ciuffi dalle sacche. Frullate con l’aiuto di un mixer tutti i ciuffi e tagliate invece in piccole strisce i corpi dei totani. In una padella mettete a soffriggere aglio,  olio, peperoncino e il pesce frullato. Mescolate con una spatola di legno, eliminate l’aglio e  unite il resto dei totani,  sfumate con il vino bianco. Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata, quando sarà pronta scolatela e versatela nella padella con mestolino della sua  acqua, mescolate, impiattate e  se vi piace guarnite con erba cipollina.
Buon appetito!



Grazie a tutti per la partecipazione al mio contest
vi volevo informare che aggiorno l'elenco delle ricette solamente la sera
da casa, non disperate siete tantissime, ma non ne perdo nessuna
continuate ad inviare ...avete ancora 14 giorni di tempo!



Buona settimana!


Crakers integrali all'acqua con sale marino dolce

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Non sopporto più l’ipocrisia di certe persone di certi falsi amici o più specificatamente di certi falsi colleghi. Gente  che ti sorride davanti e ti pugnala alla schiena, a volte anche senza un valido motivo, forse solo per invidia, perché non gli va  che a te le cose vadano bene, perché vorrebbero sempre quello che non hanno, perché certe persone non si accontentano mai! Scusate ma sono schifata da certi comportamenti (si può dire?) e anche molto delusa, ma perché certa gente si definisce tua amica se nella realtà ti sopporta a malapena ed è pronta a buttarti giù dalla torre alla prima occasione? Gi amici sono un’altra cosa, gli amici ti amano, ti coccolano, ti proteggono e ti aiutano, con te piangono e ridono… ….l’amicizia è una cosa seria, è un sentimento vero come l’amore, il resto sono… conoscenze, definizione direi più che adeguata. Torniamo a noi e alla ricetta di oggi, quando  le cose non  vanno come vorrei o quando sono nervosa, l’unica cosa che mi scarica è impastare. Girovagando tra i blog qualche giorno fa capitai nel mitico Bistrot  e trovai questi crakers.  Semplici, fragranti e  croccantosi,  perfetti in ogni momento della giornata e adatti a tutti anche a chi è a dieta, ovviamente non potevo non metterci il mio tocco per cui eccoli integralizzati (avrò coniato una nuova parola?!)  provateli, non li lascerete più!



Ingredienti per circa 20 pezzi:
80 g di farina  semi integrale bio 170/180W
Sale marino integrale dolce di Cervia  (oppure Fleur de sel)
1 cucchiaio e mezzo di olio evo leggero
circa 3 cucchiai di acqua tiepida
olio extravergine d'oliva

Procedimento:
Sul piano da lavoro sistemate a fontana la farina ( in questo caso la farina è importante altrimenti verrà meno la classica croccantezza  del cracker)  e fate sciogliere un pizzico di sale nell'acqua che avrete precedentemente dosato in un bicchiere. Iniziate ad impastare la farina con l'olio, quindi poco a poco incorporate l'acqua fino a che la farina sarà in grado di assorbirne. L'impasto dovrà risultare liscio, non appiccicoso  e omogeneo. Stendete molto sottilmente con il mattarello  sino a 3 massimo 5 mm di spessore. Ritagliate la pasta con un coppapasta rotondo piccolino. Rivestite una placca di carta da forno e preriscaldate il forno a 180°C. Adagiate sopra i crackers, bucherellateli con i rebbi di una forchetta e con l'aiuto di un pennellino spennellateli con un velo d'olio extravergine d'oliva. Spolverate la superficie con qualche cristallo di sale e infornate per dieci minuti circa, o comunque sino a leggera colorazione. Sfornate, lasciate raffreddare per qualche minuto e quindi servite. Si conservano benissimo per qualche giotno nella classica scatola di latta.
Buon appetitto!


 



Buona serata!



Cornetti caldi ... mentre vi fate la doccia!

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La colazione perfetta per la domenica, quando tutti hanno più tempo per dormire, per fare colazione con calma, seduti ad una bella tavola imbandita, oppure nella bella stagione in terrazza o in giardino, rilassati leggendo il giornale … ascoltando della buona musica … coccolando il proprio cane o gatto… con il piacere di vedere riunita la propria famiglia, godersi i bambini senza dover necessariamente guardare l’orologio, o magari portare la colazione a letto al proprio amore. La colazione della domenica è serenità,  è relax,  è casa ed è sempre anche un pò vacanza.  Era un pò che cercavo una pasta brioche a lunga lievitazione notturna che mi soddisfacesse in pieno, per potermi godere la colazione della domenica mattina in tutta tranquillità e questi cornetti della dolce Ylenia sono perfetti. Basta organizzarsi la sera prima intorno alle 19, in un’oretta si impasta e si formano e poi la mattina dopo si infornano per 30 minuti, giusto il tempo di farsi una doccia, vestirsi e apparecchiare la tavola ..et voilà…cornetti caldi e fragranti per tutti!  Questi cornetti  rimangono morbidi  fino a 2 giorni,  basta  conservarli in un sacchetto per alimenti e scaldarli pochi secondi al microonde.

Ingredienti per 8 cornetti:
250 gr di farina manitoba bio
90 gr di latte
60 gr di burro
1 uovo
80 gr di zucchero semolato fine
1 bustina di vanillina
2.5 gr di lievito di birra disidratato
1 pizzico di sale

Per farcire:
Marmellata o Nutella

Procedimento:
La sera prima, intorno le 19:
In una piccola ciotola unite il lievito, 2 cucchiaini di zucchero (presi dal totale) e parte del latte che avrete precedentemente scaldato e un paio di cucchiai di farina sempre presi dal totale, mescolate con una forchetta e lasciate coperto per 30 minuti. Tirate fuori il burro dal frigo, vi servirà morbidissimo. Un trucco, poco prima di iniziare ad usarlo se non sarà abbastanza a pomata“incartatelo" con del domopak e schiacciatelo bene tra le vostre mani, poi riaprite il pacchetto e utilizzatelo  sarà una vera crema! In una ciotola più grande mettete il resto della farina e lo zucchero, mescolate con una forchetta poi fate la classica buca e al centro mettete  il composto di lievito e il resto del  latte e la vanillina, mescolate  con una forchetta prendendo un pò di farina tutt’intorno. Poi in una ciotolina rompete l’uovo, salatelo e date una leggera mescolate e aggiungete al resto. Impastate e unite verso la fine il burro poco per volta sempre impastando.Lla pasta lo deve assorbire bene e poco per volta, in ultimo aggiungete il sale.  A questo punto se  l'impasto fosse un pò appiccicoso, rilavoratelo appena con un pò di farina. Per  aiutarvi stendete  in una teglia rotonda foderata di carta forno (30-32 cm di diametro) (lo spessore dovrà essere di circa 1/2 cm) ma se siete brave e riuscite a fare un cerchio potete lavorare direttamente sulla tavola.  A questo punto tagliate la pasta in 8 spicchi,  adagiate i triangoli su una spianatoia, mettete alla base un cucchiaino di Nutella o di marmellata, arrotolate partendo proprio dalla base allungando la punta più possibile (la punta deve terminare sotto il cornetto). Create così  la forma tipica del croissant.  Adagiare ciascun cornetto, ben distanziato dall'altro, sulla placca rivestita di carta forno, e riporre a forno spento lasciando riposare tutta la notte. Nella parte bassa del forno inserire un pentolino d'acqua calda per mantenere l'umidità.

L'indomani mattina:
Estraete la teglia, accendete il forno per preriscaldarlo in modalità statica a 200°. Spennellate i cornetti con del  latte, e infornate  per 15 minuti, poi abbassate a 180° per altri 5 minuti, dovranno essere ben dorati sia sopra che sotto. Spegnete e servite tiepidi.
Buon appetito!



Grazie a tutti per la partecipazione al mio contest
vi volevo informare che se non vedete il vostro commento è
solamente perchè essendo tantissimi e avendo blogger un limite di pagina 
dovrete cliccare in fondo su nuovi e apparirà la seconda pagina con i commenti più recenti
continuate ad inviare le vostre ricette...avete ancora tempo fino al 2 giugno alle 24.00.
Vi aspetto !
 
 Buona settimana!

Una focaccia ...con i fiocchi!

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Adoro i lievitati,  tutti anche i più semplici, le focacce poi le amo particolarmente, ti risolvono una cena semplicemente accompagnandole con dei salumi e dei formaggi, sono perfette sui buffet anche nelle feste dei più piccoli, possono aprire il pasto, accompagnare l’aperitivo, placare l’appetito a qualsiasi ora e rappresentano uno dei più popolari cibi di strada. Credo che tutti amino la semplice focaccia  quella che solo con il suo profumo, mette subito appetito. Gli ingredienti per una focaccia sono davvero semplici ma in quella che vi propongo oggi ce n’è uno in più: i fiocchi di patate, quelli per il purè per intenderci, che la rendono ancor più soffice. E allora mettete una birra in frigo e andiamo ad impastare!




Per una teglia rotonda (la mia 33 cm di diametro):
175 gr di manitoba
175 gr di farina 0
40 gr di fiocchi di patate
3,5 gr di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino di sale marino integrale
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di olio evo
250/300 ml di acqua a temperatura ambiente
rosmarino fresco


Procedimento:
Mettete in una ciotola le farine, i fiocchi di patata, il lievito e lo zucchero mescolate e fate la classica fontana,  al centro mettete un pò di acqua, mescolate leggermente con una  forchetta e poi seguitando ad aggiungere acqua, iniziate ad impastare con le mani, (per la quantità di liquido dovrete regolarvi  dipende sempre dall'assorbimento della farina che deciderete di usare, spesso c'è differenza anche tra una marca e l'altra)  in ultimo aggiungete il sale. Passate l'impasto sulla tavola e seguitate ad impastate per 10 minuti circa. Prendete una ciotola oliatela e mettete dentro l’impasto,  poi spennellate con un pò di olio la superficie dell'impasto e  coprite la ciotola con un telo di cotone. Tenete l’impasto al caldo per 2 ore (anche 2h e 30 dipende dalla temperatura esterna) comunque fino al raddoppio ( potete metterlo in forno con la lucina accessa o sotto la classica coperta). A lievitazione avvenuta, prendete una teglia rotonda spennellatela di olio  e capovolgeteci dentro la pasta stendetela delicatamente  con i polpastrelli e sempre con la punta delle dita fate i classici  buchi.  Spennellate di olio tutta  la superficie della focaccia, salate con sale marino integrale, appogiate sulla superficie del rosmarino spezzettato ed  infornate in modalità statica a 220° mettendo la teglia completamente a terra per 10 minuti, poi tiratela fuori  e spennellate di nuovo la superficie della focaccia, ma questa volta   con  un’emulsione di acqua e olio. Infornate nuovamente, ma  al primo scalino dal basso per 15 minuti. Servite calda o tiepida accompagnata con salumi e formaggi, vino rosso o birra fresca e...
Buon appetito!




Ormai manca pochissimo al 2 giugno
data di scadenza del mio contest
sono arrivate tantissime delizie ma c'è ancora spazio nel mio cestino
... vi aspetto !



Buona giornata!






Torta al cioccolato fondente con granella di croccante e copertura di crema all’Armagnac

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Il Cognac e l’Armagnac sono due differenti tipi di brandy prodotti in Francia, che devono il loro nome alla regione di provenienza delle uve utilizzate per la loro produzione.Il Cognac è un distillato prodotto esclusivamente nell’omonima regione situata nella Francia settentrionale, mentre l’Armagnac è un’acquavite distillata solo con uve provenienti dalla Guascogna. Un trattato stipulato tra Italia e Francia nel 1948 stabilì che a partire dal 1 gennaio 1950 solo le acquaviti di vino prodotte nella regione di Cognac avrebbero potuto fregiarsi dell’omonimo appellativo, mentre tutte le altre acquaviti simili si sarebbero dovute chiamare con il nome generico di Brandy. Unica eccezione era rappresentata proprio dall’Armagnac che è il liquore più antico di Francia, le sue origini risalgono al Medioevo quando veniva chiamato aygue ardente.  L’Armagnac, a differenza del Cognac, non viene prodotto su scala industriale, ma solo da piccole aziende in quantità limitate. Ho voluto utilizzare questo pregiato liquore per aromatizzare la classica crema pasticcera e per esaltarne ancor di più l’aroma e il profumo invece di usarla per farcire il dolce ho deciso di usarla come copertura riprendendo un pò l’idea dei dolci destrutturati. E con una fetta di questa delizia auguro a tutti voi una serena settimana!




Ingredienti:
150 gr di cioccolato fondente con granella di croccante
2 cucchiai di latte
100 gr di burro
150 gr di zucchero semolato fine
3 uova bio
3 cucchiai di farina 00
Sale un pizzico

Per la crema pasticcera profumata all’Armagnac
50 gr di fecola
100 gr di zucchero
4 tuorli
1/2 lt di latte tiepido
50 ml di liquore Armagnac


Per la decorazione
Codette di cioccolato

Procedimento:
Iniziate preparando la crema. Mettete i tuorli in una casseruola, incorporate lo zucchero e la fecola e mescolate in continuazione per evitare grumi, amalgamate gli ingredienti alla perfezione. Versate molto lentamente a filo il latte sempre mescoalndo. Aggiungete l’Armagnac e ponete il composto sul fuoco, portatelo ad ebollizione, continuando a mescolare. Abbassate la fiamma al minimo e lasciate bollire pianissimo per circa 2 minuti, poi togliete dal fuoco. Trasferite la crema in una ciotola di vetro e coprite a contatto con della pellicola trasparente. Intanto sciogliete il cioccolato con il latte e il burro in un pentolino posto a bagno maria. In una ciotola unite lo zucchero e i tuorli e con una frusta a mano montateli fino a far diventare il composto chiaro e spumoso. Montate invece con le fruste elettriche gli albumi a neve con un pizzico di sale. Unite a filo il composto di cioccolato nella ciotola con i tuorli e lo zucchero sempre seguitando a mescolare con la frusta, aggiungete la farina e mescolate ancora, poi eliminate la frusta  e con l’aiuto di una paletta in silicone incorporare poco per volta  gli albumi montati a neve ferma, con movimenti lenti dal basso verso l’alto. Imburrate ed infarinate una tortiera e versateci il composto. Cuocete in modalità statica a 180°  per 30 minuti circa.
Assemblaggio del dolce
Dopo che avrete sfornato la torta fatela raffreddare molto bene su una gratella, poi glassatela completamente con la crema pasticcera e decoratela con delle codette di cioccolato.
Buon appetito!



https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS7TM1ZuqFxuPtBbpfMHfWdOWh3gmcFSduMHy1kcD3Yticvi8vx


Buona settimana!









Mamma, oggi biscotto io!

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Prima di tutto grazie, per la precisione 186 grazie! Perchè questo è esattamente il numero delle prelibatezze che avete voluto carinamente e affettuosamente regalare al mio cestino. Ragazze siete state fantastiche e la numerosa partecipazione a questo contest mi riempie di gioia, ora però dato il mega numero di ricette partecipanti,  vi chiedo  di portare un pò di pazienza perchè la valutazione non sarà certo facile! Intanto vi lascio una ricetta facilissima e golosa adatta ai bimbi golosi di tutte le età! Finalmente l’anno scolastico è arrivato agli sgoccioli, tranne per i pochi che avranno gli esami, a cui va il mio mega in bocca al lupo, per gli altri sabato sarà l’ultimo giorno di scuola e poi vacanzeee!!!! Questi giorni, soprattutto per i più piccoli, sono tutto un susseguirsi  di recite e festicciole varie: il saggio di danza, piuttosto di quello di judo o scherma ecc . Tutti  momenti che finiscono con un piccolo buffet per salutarsi prima della lunga estate e spesso alle mamme  viene  chiesto di partecipare portando qualcosina. Oggi vi lascio un’idea semplicissima, per far partecipare a queste preparazioni  culinarie anche i vostri bimbi, saranno felicissimi  di far assaggiare ai loro amici qualcosa fatto con le loro mani senza aiuti (tranne per la fase cottura, ovviamente!). Una ricettina trovata qui di una semplicità pazzesca, perfetta veramente anche per i più piccoli, io li ho preparati ieri con mia nipote di 8 anni e ho veramente solo acceso il forno, per il resto ha fatto tutto da sola. Con solo 3 ingredienti vengono fuori dei biscottini davvero buoni e assolutamente golosi. Vedrete che in una classe spariranno in un attimo…forse doppia dose sarà meglio! 

Ingredienti:
180gr di Nutella
160 gr di Farina 00
1 Uovo

Procediemnto:
In una ciotola mischiate tutti gli ingredienti  insieme,  fino ad ottenere una palla omogenea. Poi  con l’aiuto di un cucchiaino prendete un poco di composto per volta e con le mani  formate delle  palline, che  schiaccerete leggermente. Rivestite una teglia di carta forno, e posizionateci  le palline leggermente distanziate. La cottura è il passaggio più delicato e qui subentra la mamma.  Infornate a 170°  modalità areata per 10/12 minuti.   Per i tempi regolatevi sempre in base al vostro forno, i biscotti devono rimanere morbidi.
Buon appetito!






Buon fine anno scolastico 
e buone vacanze a tutti  gli scolari di ogni età!
Rilassatevi, divertitevi e godetevi l’estate
Ve la siete meritata!





Torta con farina di cocco e melone e ... le ricette finaliste!

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Sono molto contenta che l’idea del pic nic sia piaciuta a così tante di voi, avete partecipato in moltissime ed è  stato sinceramente  difficilissimo scegliere tra le tante ricette deliziose che mi avete inviato, moltissime  avrebbero meritato di entrare almeno nella top ten, ma purtroppo ovviamente non è stato possibile. Per cui faticosamente  ecco a voi  le 10 ricette finaliste. Come da tradizione del mio blog, io e una mia amica grandissima cuoca ( ma senza blog ) abbiamo selezionato le ricette che saranno poi da noi preparate per  il pic nic che verrà organizzato  per la giuria di amici/assaggiatori per  il prossimo sabato, appositamente per decretare la ricetta vincitrice. Ogni giurato ( siamo 12) darà un voto alla sua ricetta preferita e semplicemente quella che avrà più voti vincerà! Ed ora signori e signore ecco a voi in perfetto ordine casuale le finaliste:



in bocca al lupo a tutte voi e che vinca il migliore!!


Ed ora passiamo alla ricetta di oggi. Da un’idea presa qui ed ovviamente, lo sapete non mi trattengo, leggermente modificata, un dolce semplice, una classico da credenza,  perfetto per la colazione o la merenda, ma con i profumi e i sapori dell’estate … cocco e melone!

Ingredienti:
300 gr di melone ( pesato pulito)
70 gr di cocco disidratato
300 gr di  farina OO bio
100 gr di burro
200 gr  di zucchero di canna
3 uova bio
100 ml di  latte
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo per decorare

Procedimento:
Prima di tutto tirate fuori il burro dal frigo e fatelo ammorbidire. Nel frattempo pulite il melone e tagliatelo a dadini molto piccoli. In una ciotola unite le uova con il burro, omai morbido e montate a crema con una frusta elettrica se volete o anche a mano. Poi unite lo zucchero e seguitate  a montare fino ad ottenere una crema liscia e compatta. A questo punto unite il latte, il cocco, la farina setacciata con il lievito e fate amalgamare bene tutti gli ingredienti, in ultimo unite il melone. Predisponete una tortiera foderandola con carta forno, oppure se preferite iburrate e infarinatela, versate il composto e infornate in modalità statica a 180° per 40 minuti circa, vale sempre la  prova stecchino. Lasciate raffreddare su una gratella per dolci,  cospargete di zucchero a velo e servite.
Buon appetito!





Buona settimana!

Fettuccine di mare e ... i parassiti copiatori di ricette

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Sono incavolatissima e scrivo nel momento culmine dell’arrabbiatura per cui mi dispiace, ma mi dovrete sopportare! Un’amica mi ha appena segnalato che un chiamiamolo blog  mi ha appena rubato o anzi io direi clonato, una ricetta. Uso il termine clonato per un motivo preciso. Mi è già successo in passato che vari furfantelli/e mi rubassero ricette, ma di solito cercano di essere volpini ... tagliano la foto per eliminare la firma e copiano il post nella sua essenza ingredienti e procedimento, e ovviamente mi danno molto fastidio questi furbetti, ma nessuno fino ad ora mi aveva fatto incavolare così tanto. Vi metto il  link anche perché potreste, spero di no, trovare anche vostre ricette. Il tizio o la tizia in questione che gestisce questo blog copia integralmente i post delle ricette. Nel mio caso, ad esempio, non solo si è appropriato/a della mia ricetta e della mia foto, ma anche dell’introduzione al post che in quel caso era anche molto privata, molto mia…arrivare a copiare i pensieri , gli stati d’animo, ma che senso ha? Questa gente mi disgusta…fortuna che sono una minoranza questi parassiti fastidiosi come le zecche, mentre la maggioranza del nostro mondo è pieno di tanta bella gente tante amiche che si supportano a vicenda e si aiutano nel momento del bisogno. Infatti grazie a  Monica  che me lo ha segnalato, ho potuto scoprire il copiatore e grazie all’Araba, che lo ha a sua volta segnalato a Giallo Zafferano, tramite una sua amicizia,  questo blog entro un paio di giorni non dovrebbe essere più in grado di compiere nefandezze di questo tipo. Va bè, tiriamo fuori il lato ottimista e godereccio che c'è in me, guardiamo oltre e passiamo alla ricetta di oggi un primo di mare che solo a guardarlo fa venire voglia di spiaggia e di vacanze! A voi non fa questo effetto?




Ingredienti per 4 persone:
500 gr di fettuccine
20 pomodorini ciliegino
500 gr di gamberoni freschi
2 spicchi di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
2 mestoli di brodo di gamberoni
sale
olio evo
farina

Procediemento:
Prima di tutto preparate il brodo di pesce. Lavate i gamberoni sotto l'acqua corrente (lasciatene qualcuno intero per guarnire i piatti) togliete loro le teste. In un tegame non troppo grande versate un filo  d'olio aggiungete l'aglio e lasciate soffriggere per un paio di minuti. Versate le teste dei gamberoni, schiacciatele con il cucchiaio di legno (in modo che esca il loro succo) e fatele rosolare per qualche minuto. Ricoprite 1/3 del tegame con acqua a temperatura ambiente, coprite e portate all'ebollizione, lasciate bollire 2 minuti e spegnete. Nel frattempo prepariamo il sugo. Sgusciate i gamberoni e metteteli da parte, lavate i pomodorini e tagliateli in due, lavate il prezzemolo, asciugatelo bene e tritatelo al coltello. A questo punto prendete una padella abbastanza grande da poter poi contenere anche la pasta, versate un filo d'olio e l'aglio, lasciate rosolare poi aggiungete i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a metà. Fateli appassire per qualche minuto regolando di sale, mettete il vino e fate evaporare, poi unite i gamberoni ( sia quelli interi che queli puliti) e il brodo fatto precedentemente, fate cuocere per 5 minuti, Se occore aggiungete una punta di cucchiaio di farina per far restringere un pò il sughetto. Lessate le fettuccine al dente in acqua bollente salata, scolatele  e  mantecatele in padella con un poco di acqua di cottura. Servite con una spolverata abbondante di prezzemolo, un filo d'olio e i gamberoni lasciati interi.
Buon appetito!







Buona serata!




Nel cesto del pic nic ...la vincitrice!

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Ringrazio ancora di cuore  tutte voi per aver  partecipato  con tanto entusiasmo a questo contest,  siete state meravigliose! E’ stato molto difficile selezionare le dieci finaliste e difficilissimo  eleggere  la ricetta  vincitrice. Non mi voglio dilungare oltre, so bene quanto possiate essere curiose! Ecco il banner per la nostra vincitrice nel caso lo volesse esporre!




 Allora siete pronte per conoscere il nome della vincitrice?


Vince il contest Nel cesto del pic nic...


Rosita

 del blog Puffin in cucina con Muffin salati pancetta cipolla e spinaci





Super mega complimenti !

Invito la vincitrice a scrivermi una mail con i suoi dati affinché le possa spedire il premio che, non avendo collaborazioni, ho scelto personalmente. Un bacio a tutte e ancora grazie !


Alice









Flognarde con fragole e mandorle al profumo di Marsala

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Premesso che non parlo francese, non l'ho studiato neanche a scuola, sempre e solo inglese, ho sempre pensato che con qualunque frutta si preparasse, questo dolce si chiamasse sempre Clafoutis. Ed invece grazie ad un'amica parigina, ho scoperto che questo delizioso dolce di origine francese, per l’esattezza della zona di Limousin, viene denominato Clafoutis solo se preparato con le ciliegie. Tutti gli altri, che secondo le stagioni ed i gusti personali, vengono preparati con frutta diversa, come pesche, albicocche, lamponi, mele, pere,  uva o fragole come in questo caso, vengono chiamati Flognarde. Ditemi per favore che non ero la sola ad ignorare questa distinzione così sottile e anche un pò pignoletta secondo me,  perchè a me sembra veramente strano... è un pò come se noi cambiassimo il nome alla crostata a seconda del tipo di marmellata che usiamo... o no?



Ingredienti (per una teglia 20x14) :

50 g di farina 00
50 g di zucchero semolato fine
100 ml di latte
70 ml di panna liquida fresca
200 gr di fragole
1 uovo bio
10 ml di Marsala
i semi di 1/2 Baccello di Vaniglia ( o 1 bustina di vanillina)
burro per lo stampo
zucchero di canna per lo stampo
mandorle a lamelle per decorare

Procedimento:
Lavate accuratamente le fragole, privatele del picciolo ed asciugatele. Imburrate la teglia di ceramica e spolverizzatela di zucchero di canna.  Se le fragole sono molto grandi  tagliatele in due nel senso della lunghezza e disponetele nella teglia con la parte del taglio a contatto con lo zucchero. Sbattete le uova, lo zucchero ed i semi del baccello di vaniglia con una frusta a mano. Aggiungete il Marsala, il  latte e la  panna ed amalgamate. Unite la farina e con le fruste elettriche sbattete il composto per un paio di minuti a potenza media. Versate il composto ottenuto sopra le fragole. Infornate e cuocete a 180°C  per 30 minuti  finchè in superficie la pastella risulterà dorata, poi estraete la teglia spolverate di mandorle tagliate a lamelle e infornate di nuovo per 5 minuti. Servite il clafoutis caldo o a temperatura ambiente.
Buon appetito!





Buona settimana!



Polpettone di tonno con maionese allo zenzero

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Uno dei miei cavalli di battaglia in estate, una di quelle ricette perfette da preparare la sera  prima con il fresco, che è poi un piacere trovare al rientro dalla spiaggia,  è il polpettone di tonno. Una ricetta fresca e leggera, ideale nel periodo estivo da mettere in tavola semplicemente accompagnandola  da un’insalatina mista. Se poi volete dargli un  tocco particolare, servitelo come ho fatto io con della  maionese allo zenzero.  Semplice maionese home made aromatizzata allo zenzero, perfetta per esaltare il sapore del pesce. Certo come al solito è l’ingrediente fa la differenza ed io in questo caso per il polpettone ho utilizzato  filetti di Tonno all’olio di oliva dell’azienda calabrese Callipo che da oltre 100 anni produce secondo standard di altissima qualità, utilizzando tonno esclusivamente Yellowfin (pinne gialle).  La Callipoè stata la prima azienda del settore ad aver ottenuto la Certificazione di Prodotto e nel corso degli anni, l’azienda ha ottenuto diversi riconoscimenti e raggiunto importanti traguardi,  tra cui  il certificato Dolphin Safe, il programma di protezione che evita la mortalità dei delfini durante la pesca del tonno. Se vi interessa scoprire tutte le loro certificazioni e anche il resto della loro produzione ittica andate a dare un’occhiata al loro sito.




Ingredienti per 4 persone:

per il polpettone:
480gr di tonno all'olio di oliva  (per me filetti di tonno all'olio Callipo)
3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
4 cucchiai di pangrattato
3 uova bio

per la maionese allo zenzero:
2 tuorli bio a temperatura ambiente
3/4 cm di zenzero fresco grattugiato (o 1 cucchiaino di zenzero secco)
 ½ limone
1 cucchiaino di aceto bianco
250 ml circa di olio evo leggero o di olio di semi di arachidi
Sale q.b.



Procedimento:
Iniziate preparando la maionese. Prendete una ciotola dai bordi alti, mettete i tuorli, un pizzico di sale, lo zenzero grattugiato, un cucchiaino d'aceto e iniziate a  lavorare  gli ingredienti con le fruste elettriche, mentre lavorate aggiungete l'olio versandolo a  filo sottilissimo. Mescolate sempre nello stesso senso  fino ad ottenere una salsa densa. Quando avrete aggiunto tutto l'olio, unite il succo di limone filtrato sempre sbattendo. A questo punto versate la maionese in un contenitore di vetro a chiusura ermetica e conservatela in frigorifero fino al momento di servirla. Ora preparate il polpettone. Scolate bene il tonno dall'olio di conservazione e mettetelo nel frullatore con le uova, il parmigiano e il pangrattato. Frullate a bassa velocità per qualche minuto, fino ad ottenere un composto morbido. Mettete il composto su un foglio di alluminio e dategli la forma del polpettone, incartatelo ben stretto e immergetelo completamente in una pentola che avrete riempito di acqua fredda. Mettete la pentola sul fuoco e cuocete coperto, calcolando 40 minuti dall'ebollizione. Se preferite una cottura più veloce, nella pentola a pressione cuoce in 20 minuti dal fischio. Trascorso il tempo necessario per la cottura, scolatelo dall'acqua e scartatelo il prima possibile e lasciatelo raffreddare per un'ora a temperatura ambiente poi incartatelo nuovamente con altra carta di alluminio e mettetelo in frigorifero per almeno un'altra ora. Servitelo freddo tagliato a fettine con la maionese allo zenzero e una insalatina mista di contorno.
Buon appetito!







Buona giornata ! 


Io fluffo, tu fluffi, egli fluffa....

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Ormai la Fluffosa sul web la conoscete tutti, il dolce da credenza supersemplice, superversatile e superextrasoffice di Monica Zacchia, il dolce dello stampo americano che si raffredda capovolto, dello stampo magico che non si imburra e non si infarina...stampo che ancora non ho comprato. Io non so voi, ma se fosse per me, se potessi agire d'istinto, mi comprerei una marea di stampi e stampini, piastre e caccavelle varie, per non parlare poi dei drops per le foto! Ora però c'è un problema: mio marito. Non pensate ne faccia un discorso di prezzo, quello mai, è veramente un uomo tenerissimo, ma ogni volta mi dice sempre la stessa frase....amore ma c'è il posto a casa per un'altro stampo/aggeggio? sei sicura? ...e in quel momento la mia coscienza vacilla, la donna razionale prende il sopravvento sulla blogger tutta passione e istinto. E questo è l'unico motivo per cui ancora non avevo provato questa famosissima Fluffuosa, mancanza di coraggio nell'acquisto di un altro stampo. Però, ....c'è sempre un però, l'altro giorno su Fb Sonia ha postato la foto della sua Fluffuosa...e cosa vedono i miei occhi ? Era in uno stampo da ciambellone! Perfetto mi sono detta esco da lavoro, vado a casa e finalmente la inforno anche io! Ho chiesto delle piccole delucidazioni a Sonia  che prontamente mi sono arrivate e ...fluffuosa al cioccolato sia! Che vi devo dire, è in assoluto il dolce più semplice e veloce che abbia mai fatto ed è sofficissimo oltre ogni immaginazione. Io l'ho sfornata giovedì sera e domenica mattina era ancora perfetta! Ovviamente la decisione è stata presa...un altro stampo entrerà nella mia cucina!



Ingredienti per uno stampo da ciambella da 28 cm:
160 g di farina 00
40 di cacao amaro trappisti o di buona qualità
200 g di zucchero
85ml di olio evo leggero
120 g di acqua tiepida
4 uova bio
1 busta di lievito per dolci
un pizzico di sale

Procedimento:
In una ciotola unite gli ingrredienti secchi setacciandoli: la farina, il cacao,  lo zucchero, il sale e il  lievito. Poi in un bicchiere grande emulsionate olio e acqua con una forchetta. A questo punto aggiungete l’emulsione nella ciotola della farina e amalgamate con una spatola. Dividete i tuorli  dagli albumi e aggiungeteli  uno alla volta  all’impasto amalgamando sempre soltanto con la spatola, cercate di far assorbire il precedente prima di aggiungere l'altro. Montate gli albumi  a neve con un pizzico di sale e poi uniteli al composto.  Imburrate ed infarinate lo stampo e infornate in modalità statica a 150° per 1 ora e 15'. Non aprite il forno. Sfornate la teglia capovolgetela e lasciate raffreddare completamente prima di estrarre il dolce dallo stampo.
Cospargete di zucchero a velo, e se siete molto golosi seritelo con della panna montata.
Buon appetitto!








Finalmente è estate!
godetevela, in vacanza o in città, 
approfittate di godere delle  serate
 dei cieli stellati, degli eventi, dei concerti, degli spettacoli
lasciate il PC, uscite da casa,  riavvicinate le persone 
fatevi nuovi amici o frequentate di più i vecchi
andate alla scoperta di luoghi nuovi o di angoli ancora sconosciuti a voi vicini
insomma in due parole
Buona estate! 








Muffin salati zucchine, yougurt e profumo di menta

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Ma lo sapevate che le zucchine sono originarie  dell'Asia Meridionale e dell'America centrale e che iniziarono a diffondersi in Europa solo nel XVI secolo? Io no, un’altra delle mille scoperte da blogger! Ed ho anche scoperto, che tra i vari tipi di zucchine normali tipo la zucchina lunga, che è quella più diffusa e facilmente reperibile sui nostri banchi del mercato o la zucchina tonda che è quella più utilizzata in cucina per le ricette con ripieni;  esistono poi delle zucchine atipiche, che non presentano le forme e i colori delle più comuni, tipo la zucchina centenaria  a forma di pera, di colore verde o avorio e  la Crooknet con buccia gialla e con una forma abbastanza strana, tipo collo d’oca. Quello che invece so benissimo è che la zucchina è un  alimento ipocalorico, solo 20 kcal  ogni 100 g di prodotto. E' costituita da più del 90% di acqua, per questo motivo presenta una elevata digeribilità, e risulta particolarmente adatta all'alimentazione dei bambini e degli anziani. Le zucchine sono ricche di potassio,  calcio, fosforo, magnesio, vitamina A, vitamina C e acido folico. Hanno proprietà diuretiche, depurative, rinfrescanti, lassative, disintossicanti e antinfiammatorie. E grazie alla presenza di vitamina A, il consumo di zucchine favorisce l'abbronzatura! Ma mangiare zucchine non vuol dire ottenere benefici solo per il corpo, ma anche la mente ne trae vantaggio! Alcuni  studi dicono, infatti,  che favorisca il sonno, rilassi la mente e possa dare grande sostegno in casi di malessere generale e spossatezza. E allora tra l’aiuto per l’abbronzatura e il sostegno per la spossatezza….zucchine a gogò,  almeno per me!


Ingredienti per 8 muffin:
125 gr di farina 00
2 cucchiaini di lievito per torte salate
1 uovo bio
200 gr di zucchine
50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
125 gr di yougurt bianco
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di latte
Menta q.b.
Sale

Procedimento:
Lavate, spuntate le zucchine e grattugiatele, io le ho passate nel mixer, ma velocemente così da lasciarle un pò  grossolane. In una ciotola unite le uova, lo yougurt, l’olio, il latte e mescolate. In un’altra ciotola unite la farina setacciata con il lievito, il parmigiano, un pizzico di sale e date una mescolata. Unite  gli ingredienti liquidi a quelli secchi, amalgamate ed in ultimo aggiungete le zucchine. Amalgamate il tutto grossolanamente e riempite le formine da muffin precedentemente foderate con i pirrottini di carta per 2/3 della loro altezza. Nel caso usaste direttamente la teglia, non dimenticate di spennellare gli incavi con del burro fuso. Infornate i muffin in forno areato a  180°  per circa 25 minuti.
Buon appetito!








Buona giornata e 
buona estate!














Poffertjes ... frittelle dolci olandesi

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Le Poffertjes sono un tradizionale snack olandese, simili a dei piccoli pancake  ma più spesse, più dolci e soffici. Generalmente sono servite con lo zucchero a velo, o con la melassa olandese (stroop),  o con la  cioccolata fusa. Si trovano spesso nei mercati vendute da ambulanti che le preparano al momento perché calde sono molto buone. Non è raro vedere grandi e bambini in giro per Amsterdam con un cartoccio pieno di poffertjes calde. Per prepararle occorre una piastra apposita, che io purtroppo non ho potuto comprare durante il mio viaggio dello scorso anno in Olanda, perché essendo un oggetto pesante, e avendo io già raggiunto il peso previsto per il bagaglio, mi avrebbe creato problemi  con una nota compagnia area Low cost oltremodo tignosa su queste cose (compagnia con cui ho deciso di non viaggiare più, troppo rigidi per il mio carattere). Quest’anno una mia cara amica tornando dall’Olanda mi ha fatto la piacevolissima sorpresa di  portarmi in regalo proprio la piastra per fare queste frittelle  e così  finalmente ecco qui i miei  Poffertjes! Ovviamente ci ho messo del mio, prima di tutto perché la ricetta l’ho tradotta e come sapete in questi casi il problema sorge sempre un pò nelle equivalenza tra once e grammi, ho preferito usare l'olio evo invece del burro e poi niente sciroppi che non gradisco o semplice zucchero a velo, ma invece di pensare a ricoprirli con qualcosa di dolce ho pensato di imbottirli … con la nutella! Eh lo so sono fissata ...nutella dipendente per tutta la vita :)  Per vostra info queste frittelline tipiche olandesi possono essere fatte anche con la padella  da Æbleskiver,  frittelline simili che invece sono originarie della Danimarca, o nella cake pops maker la  piastra elettrica per fare i  classici dolcetti sferici tanto amati dai bambini, e facilmente reperibile anche in Italia. Li ha fatti mia cognata con questa piastra e mi ha detto che cuociono in 6/7 minuti.





Ingredienti per 30 palline:
200gr  di farina 00
1 uovo
200ml  di latte
2 cucchiai di olio evo leggero
40 gr di  zucchero semolato
1 pizzico di sale
5 gr di lievito per dolci
1 pizzico di bicarbonato (punta di un cucchiaino)

Procedimento:
In una ciotola mescolate con una frusta a mano l'uovo, il latte e l'olio, in un’altra unite la farina setacciata con il lievito, il bicarbonato, il sale e lo zucchero.  A questo punto setacciando unite il composto secco a quello liquido poco alla volta sempre mescolando con la frusta. Otterrete una pastella piuttosto densa, a questo punto  copritela con della pellicola e fatela riposare 30 minuti in frigorifero.  Trascorso il tempo necessario, fate acclimatare la pastella a temperatura ambiente per 5/10 minuti il tempo di  preparare l’apposita piastra per la cottura. Ungete gli incavi con un velo di olio (aiutatevi con un tovagliolo di carta così che sia veramente minimale l'olio utilizzato per ungere)  poi fatela scaldare, appena  avrà raggiunto la temperatura  iniziate a versare l’impasto negli incavi con l’aiuto di una sac à poche. Cuocete  per 5 minuti. Mettete le vostre poffertjes a raffreddare su una gratella per dolci e appena avrete finito di cuocerle tutte, prendetene una ad una ed incidetele a metà ma non completamente, e farcitele con della nutella. Servitele tiepide. Se preferite potete anche gustarle  semplicemente con dello zucchero a velo. Rimangono soffici e perfette per 5/6 ore oltre non saprei dire le mie sono finite!
Buon appetito!








Buona estate!





La sindrome del nido vuoto

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I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo, ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee,
perché essi hanno le loro proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo, 
ma non alla loro anima,
perché la loro anima abita nella casa dell'avvenire,
dove a te non è dato entrare, neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare loro, 
ma non volere che essi somiglino a te,
perché la vita non torna indietro
 e non si ferma a ieri.
Tu sei l'arco che lancia i figli verso il domani.

 Kahlil Gibran 


Cominciamo con un consiglio al lettore, se non avete voglia di sentire un pò di lagne da mamma chioccia…saltate il post e andate direttamente alla ricetta, altrimenti seguitate a leggere a vostro rischio e pericolo e  poi  non dite che non vi avevo avvertito! Mia figlia ha quasi 18 anni (per la precisione tra tre mesi)  ma tranne qualche week end a casa di un’amica, le gite scolastiche o da piccola le vacanze con la nonna, non è mai partita veramente da sola. Ieri invece l’abbiamo accompagnata all’aeroporto, è partita per l’Inghilterra per tre settimane. Ora, non discuto che mio marito abbia ragione quando mi tranquillizza e mi dice “è sola certo, ma è in un college, parla benissimo inglese, è grande e se la sa cavare”. Io lo so che ha ragione, l’organizzazione del college in quanto tale dà a me e a lei una sorta di sicurezza in più rispetto ad un appartamento da sola e a lei la possibilità di conoscere gente da ogni parte del mondo, un’esperienza di vita sicuramente molto formativa, …però essere l’arco quanto è difficile, soprattutto sorridendo sempre! C’è il vuoto e il silenzio in casa, e la famosa sindrome da nido vuoto che ho tanto studiato, e mai compreso emotivamente, mi sembra più vicina, ma questa è la vita e questi piccoli distacchi servono a noi mamme per farci abituare piano piano all’inevitabile, perché per quanto emotivamente non lo vorremmo mai, l’uccellino spiccherà il volo e noi guardandolo dovremmo pensare …brava congratulazioni sei stata un ottima mamma, ce l’ha fatta ...sta volando da solo! Sempre senza dimenticare mai, che mamme e papà lo si è per sempre! E sei mai il caso volesse, ... il nido deve essere sempre pronto ad riaccogliere l’uccellino e a guarirgli le ferite, per poi farlo volare di nuovo lontano. 
E visto il post molto profumato di casa e famiglia, oggi peschiamo tra il più classico dei classici tra le ricette di famiglia, il polpettone. A casa mia piace molto  particolarmente in estate, perché la maggior parte delle varianti sono ottime sia tiepide che fredde. Per cui un piatto perfetto da trovare pronto al rientro dalla spiaggia, o da preparare in anticipo per poi godersi la cena nel fresco del giardino o della terrazza.

Polpettone con cuore affumicato

Ingredienti per 4 persone:
600 gr di carne macinata (300gr di manzo e 300gr di  maiale)
1 uovo bio
50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
250 gr di provola affumicata
100 gr di prosciutto cotto di Praga
pangrattato q.b.
200 gr di mollica di pane raffermo
olio di oliva evo
Noce moscata
latte
sale

Procedimento:
In una ciotola unite la carne tritata, il pane ammollato nel latte, strizzato e sbriciolato, l’uovo, il parmigiano, una grattata abbondante di noce moscata e salate. Amalgamate bene tutti gliingredienti con le mani, fino ad ottenere un composto omogeneo, poi versatelo in una teglia coperta da carta forno e con le mani, schiacciate il composto e dategli una forma piatta e abbastanza regolare. Stendete sopra alla carne le fette di prosciutto e la provola prededentemente tagliata a dadini. Arrotolate il polpettone su se stesso  fino ad ottenere la classica forma, schiacciate e sigillate l’estremità. Passate il polpettone in abbondante pane grattato. Adagiatelo su una teglia rivestita di carta forno leggermente oliata ed infornate per 40 minuti a 180°.in modalità areata.  Lasciate intiepidire prima di tagliare. Se volete potete anche cuocere il polpettone direttamente sul gas in una padella antiaderente, avendo cura di girarlo spesso e con delicatezza.
Buon appetito!





Buona estate!




I campagnoli

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La voglia di dolci per me è costante... estate ed inverno, anche se ovviamente con queste temperature non mi viene voglia di torte pannose o cremose, ma la scatola dei biscotti è sempre piena, pronta per la colazione o per una voglia improvvisa. Certo da un punto di vista dietetico e nutrizionale, questa categoria di alimenti non è la più raccomandabile soprattutto quando è necessario tenere sotto controllo il peso, ma è anche vero che eliminare completamente il dolce dalla tavola e dalla nostra vita, a meno che non ci siano divieti medici, è davvero un'inutile punizione, e un ancor più inutile sacrificio. Niente maxi porzioni o roba esagerata, ma soprattutto quando si parla di preparazioni home made, utilizzando prodotti bio e magari come in questo caso anche farina integrale, uno sfizio dolce ce lo possiamo togliere tutti e i  biscottini sono lo sfizio per antonomasia. In questo caso io ho usato farina integrale di grano tenero macinato intero a pietra naturale, una macinazione che preserva la maggior parte del chicco: l'endosperma, la crusca e il germe, conferendo alla farina un plus di sostante nutririve, un colore meno omogeneo e un gusto e un sapore più intensi.  


Ingredienti:

200 g di farina  di  grano tenero  integrale bio
50 gr di farina di mais fioretto
100 g di zucchero a velo
150 g di burro bio
2 tuorli d' uovo bio
1 cucchiaio di acqua fredda
1/2  bacca di vaniglia Bourbon
buccia di limone grattuggiata q.b.

Procedimento:
Preparaye la frolla come preferite a mano a mano o nel  robot da cucina. Io ho utilizzato quest’ultimo, inserendo le lame e frullando prima le farine con il burro freddo a pezzetti, poi  ho aggiunto  zucchero e  aromi, ho dato un’altra frullata e poi ho aggiunto le uova e l’acqua, ho azionato nuovamente le lame  fino a formare la palla. A questo punto passate l’impasto sulla spianatoia e lavorate qualche minuto a mano fino a formare un bel composto liscio, quindi  stendete la pasta frolla con il mattarello tra due fogni di carta forno (per non farla attaccare) e mettetela  a riposare nel frigo per almeno 1ora. Trascorso il tempo di riposo, riprendete la frolla e  ritagliate i biscotti della forma che più vi piace, quindi foderate una teglia con altra carta forno e allineate i biscotti uno accanto all' altro. Cuocete nel forno già caldo a 180° per circa 18 minuti, quindi sfornate e lasciateli raffreddare su una gratella per dolci.
Buon appetito!




e con questa ricetta partecipo al contest



Buona estate!




La costiera e una pasta ... sciuè sciuè

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E' tantissimo che non posto, ma l'estate è così, poca voglia di PC e tanta voglia di passeggiate e di mare nel week end, e poi in questo periodo sono anche parecchio indaffarata, come alcune di voi sanno, visto il mercato immobiliare in bassa abbiamo deciso di non vendere la casa di mia suocera, ma di tinteggiarla, riarredarla (santa Ikea) e affittarla a studenti non residenti, vista l'ubicazione centrale e la vicinanza alle università. A proposito se qualcuna di voi manda il figlio a studiare a Roma e ha bisogno, mandatemi una mail privata, mi farebbe piacerissimo aiutare il figlio di un'amica di blog. Ma non divaghiamo, parlavo di mare e allora ecco le foto della prima vacanza della stagione, io e mio marito abbiamo approfittato dell'assenza della figlia per andare a ritemprarci qualche giorno in costiera, un posto che adoro .. Positano, Amalfi , Sorrento ci andrei sempre ed invece erano due anni che mancavamo, il mare, i paesaggi, il cibo e anche gli hotel qui è tutto speciale! A proposito di hotel, quello che ho scelto questa volta mi ha veramente incantato ...guardate che meraviglia...
qualche scorcio della costiera...
 
e ovviamente shopping ...tutto limonesco, anzi limoncellesco! Ogni volta che vengo in costiera, in questo negozio faccio man bassa per me e per mia madre. I cioccolatini al limoncello sono una vera libidine!


Ma non pensate che dopo queste foto e le chiacchiere io mi dimentichi di lasciarvi una ricettina, che ne dite di un primo di pesce per rimanere in tema di mare? 

Ingredienti per 4 persone:
200 gr di filetti di spigola
10 gamberi
300 gr di pasta corta
aglio / olio evo
250 gr di pomodori tipo datterini
peperoncino q.b.


Procedimento:
Pulite i gamberi eliminando il budello e sciacquate i filetti di pesce (per me la spigola l'ha sfilettata il pescivendolo, sono totalmente incapace a fare queste cose).  Mettete l’acqua per la pasta sul fuoco e nel frattempo in una larga padella mettete 5 cucchiai di olio di oliva, uno spicchio di aglio, una punta di  peperoncino  e appena prende calore mettete a cuocere la spigola tagliata in grossi pezzi.  Appena avrà preso colore, sfumate con del vino bianco. A questo punto aggiungete i pomodorini tagliati a metà e lasciate cuocere coperto a fuoco medio, fino a quando i pomodori non si saranno sfatti poi aggiungete i gamberi.  Quando la pasta sarà al dente scolatela e fatela saltare nella padella con il pesce aggiungendo un mestolino dell’acqua di cottura.
Buon appetito!






Buona estate!






Si chiude per ferie!

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Finalmente è arrivato il momento delle meritate lunghe vacanze estive. Certo quest'anno la stagione è quella che è, a volte penso di aver sbagliato a girare i fogli del calendario e che non sia estate ma autunno...comunque sole o non sole sarà relax!!! A casa al mare come sapete, ho una pessima connessione  per cui non so se riuscirò a passare dai vostri blog, ma ci proverò :) Intanto auguro a tutti i miei lettori di passaggio e a tutti i miei amici e le mie amiche di fornelli un meraviglioso mese di agosto, e anche se sarà poco assolato, sarà sicuramente molto rigenerante! Anche il mio blog oggi chiude e va in ferie e allora mi raccomando ..........che sia mare, montagna o città ......riposatevi !!!!!
 


 Ci rivediamo  a settembre ! 





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