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Le ultime frittelle di questo Carnevale


 Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.

(Gianni Rodari)


E se invece comandassi io vorrei che i dolci fritti, non ingrassassero, non facessero male al fegato (ingeriti in grandi quantità) e che anzi fossero consigliati dai nutrizionisti per una sana dieta alimentare! Ma io non comando ed il Carnevale sta finendo per cui godiamoci l'ultimo fritto! Queste golose frittelle le ho  copiate dalla cucina della mia dolce amica Aria  provatele sono velocissime e ottime, perfette per far felici grandi e bambini ... anche all'ultimo minuto!


Ingredienti:
180 acqua
150 farina
40 g di burro
2 uova 
un pizzico di sale
60gr di zucchero
olio  per friggere
zucchero a velo

Procedimento:
In una casseruola unite l'acqua, il burro, il sale e lo zucchero e fate sciogliere a fuoco basso mescolando, poi spegnete il gas ed unite la farina facendola cadere da un setaccio e mescolate. Rimettete sul fuoco, cuocete per qualche minuto cioè fino a quando il composto non si sarà un po’ rappreso. Togliete di nuovo dal fuoco e lasciate raffreddare una decina di minuti. A questo punto unite le uova aggiungendone una per volta e  amalgamando molto bene tra una e l'altra. A questo punto mettete a scaldare l'olio per friggere e cuocete le frittelle poche per volta, lasciando cadere la pastella nell'olio caldo  con l’aiuto di due cucchiaini. Fatele scolare  su carta assorbente da cucina,  spolveratele di zucchero a velo  e servitele  tiepide!
Buon appetito!




Buon divertimento!









Risotto doppia P ...peperoni e pecorino

Lo sapevate che il  peperone è una miniera di virtù preziose per conservare il peso forma? Infatti ha pochissime calorie (23 ogni 100 grammi) perché è costituito in larga parte da acqua (più del 90%), contiene una buona dose di provitamina A (rassodante) ed è soprattutto un'ottima fonte di vitamina C (antiossidante e rassodante), presente in quantità maggiore rispetto anche agli agrumi. Si sa però che le vitamine sono fragili, e quindi per poterne fare tesoro, sarebbe meglio consumare il peperone a crudo, che  non a tutti piace e soprattutto per molti è indigesto ( per me ad esempio!). A proposito di questo dovete sapere che la capsicina (che è la sostanza difficile da digerire) è presente in quantità maggiori nella buccia: quindi basta toglierla per rendere il peperone quasi "innocuo". La maniera più semplice che c’è,  è quella di arrostire le falde di peperone sulla griglia o nel forno, chiuderli in un sacchetto per alimenti  di carta o plastica, farli raffreddare e spellarli, conservando così solo la polpa. Questa è un’operazione che io faccio quando sono a casa al mare in grande quantità così da prepararmi la scorta per l’inverno. Arrostisco i peperoni sul barbecue, ( il sapore è completamente diverso che in forno elettrico) poi dopo averli lasciati raffreddare in un sacchetto, li spello  e poi li divido in pacchettini che incarto con la pellicola trasparente e poi con l’alluminio e li surgelo, così Alice formichina ha la sua scorta invernale!

Ingredienti  per 4 persone:
320 gr di riso carnaroli
2 peperoni rossi abbrustoliti e spellati
brodo vegetale
pecorino romano
burro chiarificato
1 scalogno
rosmarino
vino bianco
sale

Procedimento:
Soffriggete lo scalogno e il rosmarino tritati  in un  tegame con un poco di burro chiarificato (oppure burro e olio).  Frullate un peperone e mezzo con il mixer così da ottenere una cremina. Aggiungete il riso al soffritto e fatelo tostare bene prima di sfumarlo con del buon vino bianco. appena il vino sarà evaporato unite la purea di peperoni al riso, salate e mescolate bene. Portate a cottura il riso allungando gradualmente con il brodo. Mentre il risotto cuoce, affettate finemente il peperone avanzato. Quando il riso è quasi arrivato a cottura, aggiungete il peperone tagliato a pezzetti. Spegnete il fuoco lasciando il risotto all'onda e mantecate con abbondante pecorino romano.
Buon appetito!





Buona giornata !



La mia torta del cuore per Aria


Ci sono dolci che si fanno perché consigliati dalle amiche, altri perché ci incuriosiscono le ricette, altri perché ci attirano le foto, altri per provare una nuova tecnica, altri semplicemente perchè sono dei classici della nostra cultura regionale o nazionale e poi…. ci sono i dolci speciali. Quelli che sono legati a dei momenti particolari o a dei ricordi o a delle persone o a dei luoghi, i dolci del cuore. Questa torta è la mia torta del cuore e chi sa per quale strano destino lo è diventata anche per mia figlia. Credo sia in assoluto il dolce perfetto per partecipare al contest della mia amica Aria, perché lei è una donna romantica come il filo conduttore di questa torta. Come vi ho già raccontato altre volte la mia mamma non è, e non è mai stata, una gran cuoca soprattutto per i dolci, ne ha sempre fatti solo tre: la ciambella della nonna, la crostata di marmellata e la torta di mele. Per cui il giorno che il mio futuro marito venne per la prima volta a pranzo da noi dovetti cercare un dolce da preparare, spulciando tra libri e riviste (internet non esisteva!). Trovai questa torta era facile e ciococlatosa per cui perfetta per me e la mia inesperienza. Quel pranzo andò benissimo a dispetto di tutte le mie ansie (che potete bene immaginare!) e il dolce semplice, ma goloso fu molto apprezzato. Ricordo che per l’occasione lo servii con della panna montata ( mio marito ne è molto goloso!). Da allora questo è rimasto il nostro dolce e non ho idea di quante altre volte l’ho fatto, ma tante veramente tante!. Mia figlia ormai è cresciuta e anche lei lo adora e anche non sapendo il legame affettivo che mi lega a questa torta, l'ha scelta per farla al suo ragazzo, la prima volta che è venuto a “studiare” a casa nostra! Dolce destino…che strani scherzi che fai! Provatela è una torta semplicissima da fare, di una bontà unica, supercioccolatosa anche se dentro nella realtà c’è solo cacao, umida al punto giusto e regge perfetta come appena sfornata  fino a 4 giorni …e che non ci arriva mai a durare così tanto!


Ingredienti :
250 gr di ricotta (per me di pecora)
250 gr di zucchero semolato
3 uova bio
80 gr di farina 00
75 gr di cacao amaro
100 gr di burro
1 bustina di lievito per dolci
Per decorare:
Zucchero a velo

Procedimento:
Montate, con le fruste elettriche, la ricotta con lo zucchero  fino a quando il composto non sarà bello soffice. Sempre continuando a frullare aggiungete le uova, una alla volta, non mettete la successiva se la precedente non è ben amalgamata. Unite poi la farina setacciata, il cacao amaro, il burro sciolto e lasciato intiepidire  e per ultimo il lievito. Mescolate bene fino a quando non sarà tutto ben amalgamato, il composto dovrà risultare bello sodo. Vi verrà voglia di mangiarlo da crudo! Imburrate e d infarinate ben bene una teglia e versatevi il composto, livellatelo con una spatola ed infornate in modalità statica a 180° per 35/ 40 minuti. Quando sarà trascorso il tempo necessario, estraete la torta dal forno e lasciatela raffreddare su una gratella per dolci.  Prima di servire decorate con zucchero a velo o se volete viziarvi con un ciuffo di panna montata!
Buon appetito!


e con questa ricetta partecipo al contest di Aria



Buona settimana!



Finger food ... antichissimi !

Nel mondo culinario professionale il termine Finger Food nacque formalmente tra il 12 ed il 17 febbraio del 2002 nel contesto di Expo-Gast di Salisburgo dove, durante la classica competizione triennale, il regolamento della manifestazione prevedeva un programma specialistico di finger food, per le squadre nazionali di Chef di cucina che partecipavano. Nei parametri si indicavano i Finger Food come un’idea gastronomica collocabile ad inizio pasto, che poteva essere mangiata in punta di dita. Da qui in avanti si manifestò il grande entusiasmo di molti chef nel dilettarsi alla ricerca di ricette, spunti, leccornie, aperitivi, che meglio potessero esprimere l’idea del Finger Food. D’altro canto il patrimonio culturale enogastronomico della nostra cucina classica già aveva  in sé  varie idee  di petites bouches cioè di  piccoli bocconi, da offrire magari con un buon bicchiere di vino mentre si aspettava  la  cottura del piatto forte, diciamo degli antesignani dei nostri aperitivi. Ricette semplici di tempi antichi che si possono trasformare o meglio rinominare oggi finger food. La ricetta che vi posto arriva direttamente dal quadernino della nonna che, come tutte le donne della sua generazione, cucinava senza bilancia e senza grammi …nonna Evelina era tutto un odioso/meraviglioso QB per cui abbiate pazienza e andate un pò ad occhio! 





Ovviamente il segreto della trasformazione di questi antichi frittini in moderni finger food sta tutto nella presentazione, basterà servirli in apposite ciotoline monoporzione infilzandoli con forchettine da aperitivo et voilà il gioco è fatto! Ed ora gli ingredienti qb a cui io ho cercato di dare una grammatura, ma veramente come dice la nonna a occhio è meglio! Almeno in questo caso, perchè io invece normalmente sono una che spacca il grammo!

 
Ingredienti:
2 uova
1 bicchiere di latte
farina 00  ( 8/10 cucchiai abbondanti)
Sale
Bicarbonato una punta di cucchiaino
4 zucchine di media grandezza
70/100 gr di olive di gaeta denocciolate



Procedimento:
In una ciotola mettete due uova intere e mescolatele con una frusta a mano, poi aggiungete 3 cucchiai di farina setacciata e a seguire il  latte a filo. Continuate a mescolare e ad aggiungere farina fino ad ottenere un impasto liscio e cremoso. Aggiungete il bicarbonato e il sale e seguitate a lavorare  gli ingredienti fino ad ottenere una pastella, coprite con della pellicola trasparente e mettete in frigo. Nel frattempo pulite e  tagliate le zucchine a julienne o a fettine sottilissime. Denocciolate le olive, tagliatele a pezzetti e poi mescolatele con le zucchine. Riprendete la ciotola della pastella dal frigo (dovrà starci almeno 30 minuti) e versatevi dentro il composto di zucchine e olive. Friggete il composto a cucchiaiate in olio caldissimo. Scolate su carta assorbente da cucina e servite caldo.
Buon appetito!




 e con questa ricetta partecipo al contest organizzato in collaborazione con Peroni



Buona giornata!

Piccole coccole cocco-cioccolatose ... per riciclare gli albumi

Domenica a Roma c’è stato di nuovo il blocco delle auto, la quarta domenica ecologica, anticipata di una settimana per non farla coincidere con la XX Maratona di Roma, programmata per il prossimo 23 marzo,  per cui forzatamente nessuna gita fuori porta, ma solo una bella passeggiata mattutina godendoci il sole primaverile e il nostro meraviglioso quartiere. Passeggiando per le nostre vie siamo arrivati a prenderci l’aperitivo al Gianicolo, un posto meraviglioso che ci invidiano in tanti, da cui si gode uno dei panorami più suggestivi del centro storico della città. La famosa passeggiata del Gianicolo è costituita da due grandi viali alberati da platani, costeggianti la Villa Aurelia, che si riuniscono nel piazzale Garibaldi per proseguire in un'unica strada che scende a tornanti verso la chiesa di Sant'Onofrio, realizzata a completamento della Passeggiata nel 1939. Tutta l'area è stata  teatro delle vicende eroiche dei combattenti per la Repubblica romana nel 1849, ai bordi dei viali sono collocati i busti dei garibaldini illustri che hanno combattuto per la difesa di Roma nel 1849. Dal 1904, sotto il Belvedere del Gianicolo, alle ore 12 in punto tre soldati ogni giorno caricano un obice a salve e sparano un colpo. La tradizione del colpo di cannone risale a Pio IX che, per evitare confusioni di orario, istituì nel 1846 questo servizio. Prima di approdare al Gianicolo, il cannone sparò dalle torri di Castel Sant'Angelo e poi da Monte Mario. Quanto tempo era che non andavamo a sentire sparare il cannone dalla terrazza del Gianicolo! E’ proprio vero più le cose sia hanno vicino e meno si apprezzano ed invece i turisti ci vengono da tutto il mondo! Pomeriggio  invece casalingo per cui  mi sono messa ad impastare il Danubio salato per cena e con gli albumi avanzati ho fatto al volo questi biscotti  semplicissimi e golosi, perfetti  per togliersi la voglia di dolce durante la serata davanti alla TV.




Ingredienti:
3 albumi
100 gr di zucchero semolato
150 gr di farina di cocco
30gr di cacao amaro
zucchero a velo per decorare

Procediemnto:
Montate le chiare a neve con metà zucchero, dovete ottenere una montata molto soda. In una ciotola mescolate la farina di cocco con l'altra metà di zucchero e il cacao, poi  aggiungete poco alla volta le chiare montate, sempre con movimenti delicatissimi dal basso verso l’alto. Rivestite una teglia con carta forno e formate, con l'aiuto di un cucchiaino, dei piccoli mucchietti di composto. Infornate in modalità areata a 180° per 12 minuti. Serviteli freddi cosparsi di zucchero a velo.
Buon appetito!





 Buona settimana!




Rotolo salato di pan brioche

La primavera arriva e la classe di mia figlia è decimata da una sorta di influenza abbastanza virulenta con febbre che raggiunge i 39.5. E noi potevamo chiamarci fuori? Giammai! E così eccoci qui anche se mamma ha un pianeta di impegni non sia mai che la chioccia non prevalga sulla lavoratrice, almeno il primo giorno non riesco proprio a lasciarla a casa da sola, devo controllare il decorso e l’evoluzione della malattia, parlare con il medico ecc. Sono ansiosa ? Nooo! E Poi anche se è grande mi fa tanta tenerezza  a vederla a letto tutto il giorno come uno straccetto :(  Un giorno di ferie ed eccomi qui tante coccole, tra termometri e medicine e tempo libero mentre il febbrone la fa dormire. E se una foodblogger è libera, ma bloccata a casa che fa? Cucina o meglio nel mio caso impasta! E così da un’idea di Veronica ecco la mia rivisitazione del suo pan brioche ripieno. Cenetta perfetta  per me e il maritino con accanto una bella insalata mista e a seguire una tagliata di frutta fresca. Per la malatina invece ... minestrina e tante coccole!  



Ingredienti per uno stampo da plum cake:
250 gr di farina manitoba
1/2 bustina di lievito di birra disidrato
50 ml di acqua a temperatura ambiente
50 ml di latte tiepido
7.5 gr di  zucchero semolato
5gr di sale fino
50gr di olio evo
1 uovo
200 g salame milano
100 gr provolone piccante


Procedimento:
In una piccola ciotola mettete il latte tiepido, il lievito, lo zucchero e 2 cucchiai presi dalla farina, mescolate bene e lasciate riposare per 30 minuti circa. Nel frattempo in una ciotola più grande mettete il resto della farina e fate la buca, passato il tempo necessario inserite il lievitino al centro della buca e iniziate ad impastare, poi sempre impastando aggiungete l’acqua, l’olio, l'uovo e per ultimo il sale.  Lavorate l'impasto fino ad ottenere un panetto sodo potrebbe servire un altro poco di farina ( ma non più di un paio di cucchiai). Passate il panetto sulla tavola e impastate vigorosamente per una decina di minuti fino a far incordare bene l’impasto. Poi mettete in una ciotola foderata di carta forno l’impasto a lievitare per un’ora, tenetelo al caldo ( io uso il vecchio metodo della coperta).  Nel frattempo  tagliate a cubetti il salame ed il formaggio. Trascorso il tempo della prima lievitazione stendete l’impasto, con l'aiuto del mattarello,  a 1.5/2 cm di altezza, stendete sopra il ripieno lasciando i bordi liberi,  poi arrotolate su se stesso partendo dal lato corto. Foderate uno stampo da plum cake con carta forno e posizionateci dentro il rotolo di pan brioche  è pronto per la seconda lievitazione di circa 2 ore, tenetelo sempre al caldo. Prima di infornare spennellate il rotolo con del latte, cuocere a 180 ° per 25 minuti  in modalità statica posizionandolo a metà altezza e altri 5 minutoi una tacca più sotto. Servite tiepido.
Buon appettito!




 

Buona giornata!








Mini linzer torte

E la figlia attaccò l’influenza alla mamma!  E che virus gente! Veramente tosto saranno stati dieci anni che non mi ritrovavo massacrata così tanto da non riuscire ad alzarmi da letto per due giorni ( ovviamente il we)  Febbre che ha raggiunto i 39°, raffreddore sfiancante, tosse tantissima da non riuscire ad infilare un paio di parole una dietro l’altra e per una logorroica come me questo ha aggiunto sofferenza alla sofferenza, in compenso più io mi aggravavo più mia figlia migliorava. Ovvio decorso della malattia visto che lei ha iniziato 48 h prima di me! Comunque non riesco ancora a stare molto al PC per cui post brevissimo, ma vi volevo lasciare comunque il  dolcetto del lunedì mattina per augurarvi una felice settimana anche se meteorologicamente parlando dicono sarà bruttina. E così direttamente dalla cartella “ da pubblicare” (grande idea averne una per i momenti bui ) ecco a voi queste deliziose crostatine e più precisamente delle mini linzer   torte,  spudoratamente copiate dalla dolce Imma.

Ingredienti:
100 farina integrale
150 g di farina 00
125 g zucchero
125 g burro
2 uova
65 g mandorle tritate
10 g cacao in polvere
½ bustina di lievito
1 cucchiaino raso di cannella
1 presa di sale
1 chiodo di garofano
200 g di marmellata ai frutti di bosco





Procedimento:
Tostate le mandorle e quando si saranno raffreddate  tritatele.   Nel mixer inserite le farine setacciate con il lievito, il cacao, la cannella, lo zucchero, il burro a pezzetti, un pizzico di sale, il chiodo di garofano e le mandorle tritate. Azionate il tutto e quando avrete un composto sbriciolato aggiungete le uova una alla volta. Formate una palla e mettete in frigorifero per almeno 1 ora. Stendetela in una sfoglia che adagerete  in stampini per crostatine, precedentemente imburrati. Fate dei buchi con i rebbi di una forchetta e cospargete di confettura, decorate con strisce di pasta e infornate a 180°per 25/30 minuti. Una volta cotte decorate se volete con granella di mandorle io l’avevo finita e ho decorato con granella di pistacchi.
Buon appetito!



e con questa ricetta partecipo al contest



Buona settimana !








Finger food ricotta e salame

Anche se erroneamente la si considera un formaggio, la ricotta è un sottoprodotto della lavorazione del latte usato per la preparazione dei formaggi. In particolare, il siero del latte, privato della caseina perché già usata per la preparazione del formaggio, viene fatto coagulare mediante acidificazione. Il tutto, viene nuovamente sottoposto a trattamento termico raggiungendo temperature tra gli 80-90°C. Proprio da questa seconda cottura deriva il suo nome: ri-cotta.  Può essere ottenuta dal siero di diversi tipi di latte ognuno dei quali donerà un caratteristico sapore, profumo, consistenza, accontentando così il gusto di palati diversi.
La più classica è la ricotta di vacca: caratterizzata da un basso apporto calorico (circa 146kcal/100gr), discreto apporto proteico (8.8gr/100gr) e lipidico (11gr/100gr); inoltre, è anche una buona fonte di calcio (295mg/100gr). Poi c'è la ricotta di pecora: sapore decisamente più gustoso, apporto calorico poco più alto di quello della ricotta di vacca (157kcal/100gr), così come il contenuto proteico (9.5gr/100gr) e lipidico (11.5gr/100gr). La ricotta di bufala  invece differisce dalle altre per il maggiore apporto calorico (212kcal/100gr) che deriva a sua volta dal maggior contenuto in lipidi, pari a circa 17.3gr/100gr. Le proteine sono 10.5gr/100gr, contenuto pressoché simile a quello della ricotta di vacca e di pecora. Ottimo è l’apporto di calcio: 340mg/100gr.
La ricotta è comunque si scelga un ottimo alimento che è bene inserire nella nostra alimentazione perché apporta numerosi benefici. Innanzitutto è un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico addirittura superiore rispetto a quelle fornite dal formaggio e dalla carne. Ad eccezione di quella di bufala, fornisce un basso apporto calorico ed ha un buon potere saziante, queste qualità rendono questo alimento adatto anche a chi deve stare attento alla bilancia. Altro vantaggio, è l’alta digeribilità che rende questo alimento adatto all’alimentazione dei bambini, anziani e sportivi.In cuicna è versatilissima va dal salato al dolce sposandosi benissimo con tantissimi ingredienti diversi. Ricordate che per l’alto contenuto in acqua, la ricotta fresca non può essere conservata a lungo in frigo, massimo due o tre giorni perché inacidisce facilmente. Se invece ha subito un trattamento termico, per esempio è stata usata per la preparazione di condimenti per la pasta o come crema per dolci che avete cotto al forno, i tempi di conservazione sono più lunghi. 




Ingredienti  per  circa 25/30 piccole crocchette:
400 gr di ricotta di pecora
250 gr di salame (tipo milano)
4 cucchiai di parmigiano grattugiato + altro per impanare
2 uova bio
pangrattato
sale
olio evo

Procedimento:
In una terrina mettete la ricotta e il salame tagliato a pezzetti piccolissimi,  l’ uovo e il parmigiano grattugiato. Amalgamate  il tutto e se dovesse risultare un impasto troppo molle, aggiungere poco pane grattugiato. Formate con le mani delle piccole polpette schiacciate, passatele in un impanatura di parmigiano grattugiato e pangrattato ( in proporzione 50 a 50). Foderate una teglia con carta forno oliatela leggermente con la punta delle dita e posizionate le polpettine, irroratele con un filo di olio evo (poco ). Infornate  in modalità areata a 180° per 30 min. giratele a metà cottura.Sfornatele e raccoglierle su carta assorbente da cucina per far perdere l’unto in eccesso. Potete servirle calde, tiepide o fredde sono comunque ottime. 
Buon appetito!


e con questa ricetta partecipo al contest in collaborazione con Peroni



Buona giornata!





Gâteau à l'orange

Anche influenzata e tossicomane, una mamma resta una mamma e certo non si può esimere dall’esaudire la richiesta di un dolcino da parte della figlia altrettanto tossicomane e ancora convalescente. Volevo però un dolce veloce da fare (in piedi mi gira ancora parecchio la testa) semplice da credenza, di  quelli perfetti  sia per la colazione che nel pomeriggio per il nostro classico tea time e allora mi sono ricordata che dovevo ancora provare la ciambella con purea di arance di Loredana. Facile veloce e piena di vitamina C …perfetta  per noi due acciaccatelle in post influenza! Ed allora ecco la mia rivisitazione di questa vitaminosa ciambella per la vostra colazione del fine settimana....speriamo soleggiato!




Ingredienti:
100gr di farina 00
75 gr di fecola
110 gr di zucchero
2 uova bio
2 arance da spremuta
1 bustina di lievito per dolci
60  ml olio evo
zucchero a velo per guarnire



Procedimento:
Lavate le arance, pelatele a vivo e poi frullatene la polpa e tenetela da parte. Inserte nella ciotola del robot da cucina, con la frusta per montare, le uova e lo zucchero e frullate  fino a che non saranno belle montate e spumose. Poi aggiungete la purea di arance,  l'olio e sempre mescolando unite piano piano la farina setacciata con la fecola e il lievito. Imburrate e infarinate lo stampo da ciambella, mettete l'impasto ed infornate a 180° per 45 minuti.Ovviamente vale sempre la prova stecchino. Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella per dolci. Servite  con una spolverata di zucchero a velo.
Buon appetitto!









Buon fine settimana !










Tortine al limone frullato

La mia casa  non ha il giardino, ma una terrazza. All’inizio ho provato a farci  vivere belle piante ( alberello di limoni compreso), ma a quanto pare non solo non ho il pollice verde … ma neanche l’unghia di un mignolo!  Amando il verde, sono comunque riuscita con fatica e con l’aiuto di un bravo vivaista a trovare delle piante che riescano a convivere con me e soprattutto a sopravvivere a me.  E così sono riuscita anche io legatissima ad avere  una bella terrazza piena di verde: 6 tronchetti della felicità,  molte piante grasse tipo la Crassula arborescens, un paio di piante fiorite e poi il mio orticello aromatico che è il mio vero fiore all’occhiello: basilico, rosmarino, timo, menta, maggiorana ecc. Ma il limone no, con lui il feeling proprio non ci sta. Ci ho provato, ne ho comprato uno  bellissimo, ho provato a curarlo … andando anche contro il mio istinto naturale che è quello del “basta dargli un po’ di acqua”   ma è sopravvissuto pochissimo  e il secondo ha fatta la stessa fine eppure ci tenevo tanto   Ho tante amiche che riescono a far vivere in vaso dei limoni bellissimi e molto produttivi, ma loro hanno il pollice verde evidentemente! Comunque la mia migliore amica ha invece un giardino bellissimo e due meravigliosi alberi di limoni per cui mi  omaggia della loro produzione e proprio l’altro giorno me ne ha regalato una bellissima cesta  e così ho pensato di iniziare ad utilizzarli  sfornando queste profumatissime tortine,  da un’ idea  della dolcissima  Patrizia, da me leggermente rivisitata … mi conoscete il mio zampino ce lo devo proprio mettere se no  non mi diverto!


Ingredienti per 12 tortine:
200 g di farina 00
50 g di fecola
220 g di zucchero semolato
3 uova bio
2 limoni biologici
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo

Procedimento:
Lavate bene i limoni e metteteli in un pentolino coperti con acqua fredda, portateli ad ebollizione e lasciateli cuocere per circa 35/40 minuti. Scolateli e  quando saranno tiepidi tagliateli a metà ed eliminate i semi. Dopo aver fatto questa operazione frullate i limoni con il latte fino a ridurli in una crema. Montare bene con le fruste elettriche le uova con lo zucchero semolato e poi unite la purea di limoni e la farina setacciata con la fecola e il lievito. Amalgamate bene il tutto quindi versare il composto negli stampini imburrati. Cuocete in forno in modalità statica a 180° per circa 20/25 minuti, vale sempre la prova stecchino. Sfornate, fate raffreddare i primi dieci minuti negli stampini e poi passatele su una gratella per dolci. Servite le tortine spolverate di zucchero a velo.
Buon appetito!



 

e con questa ricetta partecipo per la categoria dolci al Contest



organizzato in collaborazione con Peroni




Buona settimana !

Risotto fragole e asparagi selvatici....e il museo degli asparagi

Non molto lontana da Monaco di Baviera, nel sud della Germania,  c'è la cittadina di Schrobenhausen che racchiude tra le sue antiche mura del 1400 un curioso museo: Europäisches Spargelmuseum,  il Museo Europeo degli Asparagi. Inaugurato nel 1985, è dedicato alla cultura, all’arte e alle svariate curiosità offerte da questo “regale ortaggio”. Qui sono esposti gli attrezzi per la sua coltivazione, gli oggetti e gli utensili per la cucina e la tavola, realizzati in porcellana e in argento, quadri, libri e molte altre cose inerenti a questo tema. Gli asparagi di Schrobenhausen, coltivati nelle fertili terre del suo circondario, sono di qualità bianca, dolci, di gusto delicato e rappresentano un'importante risorsa economica per la zona. Comparivano spesso sulle tavole dei Reali di Baviera ed erano particolarmente apprezzati da Ludwig II, il “re delle favole”. Se per caso capitaste sa quelle parti in primavera ricordate che qui si celebra la sagra-mercato degli asparagi. La via Am Hofgraben si popola di numerose bancarelle dove vengono esposti e messi in vendita al pubblico, direttamente dai coltivatori, gli asparagi del loro raccolto. In questo periodo tutto nella cittadina è all’insegna degli asparagi e i ristoranti fanno a gara nell’offrire le loro specialità a base di questo ortaggio da loro battezzato “königliche Gemüse” ( verdura reale ). Anche da noi bianchi, viola o verdi, gli asparagi sono i re della tavola di primavera; la differenza cromatica si riflette sul sapore, ma non sulle qualità nutrizionali, che rimangono le stesse e sono tante. Questi ortaggi sono davvero poco calorici – circa 25 calorie per 100 grammi – mentre hanno molta fibra, vitamina C, carotenoidi (dall’azione antiossidante e protettiva della pelle e delle mucose e stimola l’azione del fegato), vitamina B e sali minerali, tra i quali calcio, fosforo e potassio.Inoltre mangiando 100 grammi di asparagi, assumiamo circa il 75% della quantità quotidiana necessaria di acido folico, sostanza molto importante per la moltiplicazione delle cellule dell’organismo e per la sintesi di nuove proteine.  Gli asparagi sono anche molto depurativi e diuretici e se non ci sono controindicazioni mediche vale la pena di approfittarne per aiutare e eliminare il ristagno di liquidi nei tessuti e quindi ridurre la cellulite. State invece attenti se tendete a soffrire di disturbi renali, di cistiti e di calcoli renali, perché contengono acido urico che può incrementare le infezione già in atto. Gli asparagi sono ortaggi molto pregiati e vengono impiegati in numerose ricette più che come semplice contorno. Io oggi ho utilizzato i miei preferiti, i Selvatici.  e li ho uniti alle fragole.  L’amaro degli asparagi selvatici  si sposa magnificamente con  il dolce delle fragole... il rosso e il verde  i colori della primavera, della gioia, della rinascita della natura!



Ingredienti per 4 persone:
1 mazzetto di asparagi selvatici
350 gr di riso  carnaroli
brodo vegetale .
vino bianco
1 scalogno
olio evo
parmigiano reggiano
250 gr di fragole

Procedimento:
Per prima cosa lavate gli asparagi ed eliminate la parte dura dei gambi. Lessate leggermente le punte e poi frullatele (tranne qualcuna per la decorazione del piatto). Lavate le fragole, tagliatele a pezzetti e mettetele in una piccola ciotola a macerare coperte di vino bianco per un’ora. Passato il tempo necessario mettete a rosolare lo scalogno in poco olio, dopo qualche minuto unite il riso e lasciatelo tostare bene, poi  aggiungete il vino in cui hanno macerato le fragole e fatelo sfumare. A seguire unite la crema di asparagi e le fragole (tranne alcune per la decorazione) mescolate aggiungete un mestolo di brodo e sempre mescolando portate il risotto a cottura aggiungendo al bisogno altro brodo vegetale. A cottura ultimata mantecate con parmigiano grattugiato e guarnite i piatti con una dadolata di fragole e puntine di asparagi.
Buon appetito!


 



Buon fine settimana!




Tartellette di frolla all’olio con crema al cioccolato bianco

Arrivederci fratello mare

Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare. 
(Nazim Hikmet)

                                         
Io adoro il mare soprattutto in questa stagione, lontano dalla massa dei turisti, quando ancora non è troppo caldo e le spiagge sono ancora vuote. L’ho già detto che adoro il mare?  Adoro anche semplicemente stare ferma seduta sul bagnasciuga ad osservare la distesa d’acqua, solo guardarlo e ascoltare il suo rumore  mi rilassa...non so perchè, e fortunatamente è un amore comune in famiglia e così appena possiamo ce ne scappiamo a casa al mare! Mi piacerebbe starci di più, ma purtroppo o per fortuna non è in un paese, ma è una villa isolata, troppo isolata per viverci, ma perfetta per le vacanze e domenica finalmente ci siamo andati. Un po’ troppo  toccata e fuga … ma sempre meglio di niente. Ovviamente pranzo al barbecue, ma al dolcetto della domenica non si rinuncia e allora bocconcini golosi e veloci da fare: delle deliziose tartellette con pasta frolla all’olio e.v.o.  veloce perchè non necessita di sosta in frigo, golose perchè riempite con crema pasticcera al cioccolato  bianco e guarnite con frutti  di bosco. Il tutto mangiato in giardino sotto i nostri meravigliosi pini, riscaldati da un tiepido sole … !




Ingredienti 
per la frolla all’olio extravergine di oliva:
250 g di farina 00
1 uovo + 1 tuorlo
80 g di zucchero semolato
80 g di olio e.v.o delicato
1 cucchiaio di latte ( a volte potrebbero servirne 2)
1/2 cucchiaino di lievito
Una bustina di vanillina
un pizzico di sale

Per la crema al cioccolato bianco:
½  litro di latte
6 rossi d’uovo
160 gr zucchero semolato
40 gr di fecola
160 gr di ottimo cioccolato bianco

Frutti di bosco a piacere nel mio caso more e fragole

Procedimento:
Iniziate preparando la crema. Tagliate la cioccoalta a coltello e mettete il latte sul fuoco per farlo intiepidire. In un pentolino mescolate i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare spumosi,  poi aggiungete la fecola e mescolate ancora. Sempre mescolando aggiungete a filo il latte caldo. Poi mettete il pentolino sul fuoco, sempre seguitando a mescolare. Appena la crema si sarà addensata aggiungete la cioccolata, amalgamate bene e portate ad ebollizione, cuocete un paio di minuti. Togliete dal fuoco e mettete la crema a raffreddare  in una ciotola  coprendola con della  pellicola trasparente da cucina.  Per evitare che si formi una pellicola in superficie, mentre la crema si raffredda,  appoggiate la pellicola da cucina a contatto  diretto della crema. Ora preparate la pasta froola. Con il frullatore ad immersione frullate le uova versando l’olio a filo, in pochissimi minuti il composto risulterà denso e cremoso. In una ciotola abbastanza grande versate la farina e il lievito setacciati, lo zucchero, il sale e la vaniglina, fate la buca e la centro unite il composto di olio e uova e il latte, impastate con le dita fino a fare assorbire tutta la farina. Stendete l’impasto tra due fogli  di carta forno, con un coppapasta tagliate dei dischi. Con i dischi di frolla foderate gli stampini, che avrete precedentemente imburrato,  e bucate la base delle tartellette con i rebbi di una forchetta. Tagliate dei dischi di carta forno e inseriteli dentro ogni guscio di frolla, distribuite per ognuno alcuni fagioli secchi e infornate in modalità areata a 180° per 15 minuti. Trascorso questo tempo svuotate i gusci dai legumi e dalla carta forno ed infornate per altri 10 minuti.  Una volta pronti e prima di riempirli fateli raffreddare molto bene su una gratella per dolci..  Nel frattempo lavate i frutti di bosco.I gusci di frolla e la crema si possono fare entrambi il giorno prima e assemblarli al'ultimo momento.  Riempite le tartellette di crema e guarnite con i frutti di bosco.  
Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo per la categoria dolci al  Contest



organizzato in collaborazione con Peroni





Buona settimana!




Hot muffin ... e le ricette pasquali

Oggi sono di corsissima scusate, per cui poche chiacchiere, ma non potevo certo lasciarvi senza la ricetta salata della settimana. Iniziamo a pensare al pranzo di Pasqua? Voi che tipo siete nella scelta dei menù per questa occasioni, alternative o tradizionali? Io un misto anche perchè così mi è più facile accontentare tutti, grandi e piccini. Ad esempio, tra le altre cose per questa festività in particolare amo imbandire la tavola con  tantissimi antipasti e quest'anno ho pensato tra le altre preparazioni di inserire anche dei muffin salati. Adoro i muffin salati lo sapete, li trovo veloci, versatili e sfiziosi. Perfetti per un aperitivo, un buffet o una cena rustica accompagnati da una bella insalata. Ma direi che potrebbero essere perfetti anche nel cesto del pic nic per la scampagnata di pasquetta, che ne dite? Sole permettendo ovviamente!



Ingredienti  per 10 muffin circa:
2 uova bio
3 cucchiai di olio  evo leggero
1 vasetto di yogurt bianco
sale
125 gr di farina 00
½ bustina di lievito per torte salate
50 gr di provolone piccante
50 gr di salamino piccante

Procedimento:
Prendete due ciotole. In una mettete le uova, l'olio, lo yogurt, il sale e mescolate bene. Nell’altra ciotola  mettete la farina setacciata con il lievito, il formaggio grattugiato e il salame tagliato molto piccolo. Unite come sempre per i muffin  i solidi ai liquidi. Amalgamate grossolanamente e  versate l'impasto nelle formine da muffin. Cuocere per 25 minuti a 180° in modalità areato. Serviteli a temperatura ambiente.
Buon appetito!







Se invece volete qualche idea della tradizione
 potete andare a guardare




di tradizione umbra 
 





oppure il super classico Casatiello o Tortano 
 di tradizione campana




o le classiche uova ripiene
 






Buona giornata e
 alla prossima ricetta dolce!











Torta fondente al 70%

Negli anni Settanta il cioccolato, nonostante i suoi numerosi fans, subì un crollo di popolarità perché ritenuto responsabile di diverse patologie: l’aumento di peso e quello del colesterolo; l’insorgere della carie; i danni alla pelle. Ne scaturì  l’erronea convinzione che “il cibo degli dei” fosse  un alimento peccaminoso e pericoloso! Oggi, per fortuna, tutti questi luoghi comuni sono stati smentiti scientificamente dai nutrizionisti, i quali, al contrario, consigliano  di inserire questo alimento nella dieta quotidiana, con l’unica raccomandazione:non abusarne! Questo piacevole alimento non possiede alcuna controindicazione per chi gode di buona salute. E’ ideale per chi soffre di pressione bassa grazie alla presenza di potassio. Utile per i soggetti anemici grazie alla buona percentuale di ferro. E’ addirittura consigliato a coloro che svolgono un’intensa attività fisica. Il cioccolato può essere mangiato normalmente dai bambini, in quanto è un alimento che non provoca problemi di digestione o appesantimento  e può tranquillamente essere inserito nella dieta dei bambini; non prima dei 2/3 anni e senza esagerare. In ogni caso è sempre preferibile scegliere cioccolato di buona qualità ovviamente. La Pasqua è una festa che ha un legame particolare con il cioccolato e quella che vi posto  oggi è la torta che ho preparato per il pranzo della domenica delle Palme.  Come consuetudine  ho invitato i familiari con cui non starò domenica prossima in questo caso i miei cugini,  e visto che le uova si rompono solo la domenica di Pasqua, per non lasciare nessuno con la voglia di cioccolato ho offerto questa goduria che  si scioglie in bocca come un cubetto di delizioso cioccolato ....




Ingredienti:
(per uno stampo da 20 cm  di diametro)
200 gr di cioccolato fondente al 70%
acqua qb
200 gr di burro
200 gr di zucchero semolato extrafine
4 uova bio
4 cucchiai di farina 00
zucchero a velo qb
sale
Procedimento:
Sciogliete il cioccolato a bagno maria insieme al burro, mescolando continuamente. Poi aggiungete lo zucchero, fate amalgamare bene e traferite il tutto in una ciotola. Nel frattempo montate a neve ben soda le chiare con un pizzico di sale. Unite al composto di cioccolato  i tuorli, uno alla volta così da farli amalgamare perfettamente e poi  incorporate gli albumi, delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto, così da inglobare più aria possibile. In ultimo aggiungete la farina, mescolate e versate in una tortiera, precedentemente imburrata e infarinata. Cuocete in forno a 180° in modalità statica per circa 20-25 minuti.
Fate raffreddare su una gratella per dolci e servitela con una spolverata di zucchero a velo.
Buon appetito!






Buona settimana !






Buona Pasqua!


Dolcetti al cocco con ovetti di cioccolato

Come avete trascorso questi giorni di festa, tutto ok? Noi al mare con gli amici e, tranne per la brutta sorpresa della lavastoviglie rotta(potete immaginare il mio incubo) con  la casa piena di  ospiti, il resto è stato tutto perfetto, anche il tempo è stato clemente e ci ha permesso di stare fino a sera sulla spiaggia anche se con la felpa. Ma ora dopo ogni Pasqua la domanda è sempre la stessa e come diceva quel tale “sorge spontanea” quanta cioccolata è rimasta a casa vostra? Nella mia tanta, tra ovetti, uova grandi e coniglietti  con campanellino al collo di nota marca  l’inizio dell’operazione riciclo è doverosa. Anche perché da una parte  non mi piace vedere nei portabonbons sui tavolini del salotto ovetti pasquali  quando ormai la festa è finita, e  d’altra parte tra un po’ inizierà finalmente ad arrivare il caldo e la cioccolata anche se a malincuore dovrà essere eliminata dalla dieta, ovviamente rimane il gelato al cioccolato, ma quella è un’altra storia! Per cui iniziamo a riciclare gli ovetti e lo facciamo con una ricetta golosa e veloce che ho trovato lo scorso hanno girovagando nel web, purtroppo non ho conservato il link di riferimento per cui non ne ricordo la paternità, chiedo venia.



Ingredienti per circa 30 dolcetti:
220 gr di farina di cocco
70 gr di farina 00
2 uova
100 gr di zucchero semolato
35 ml di latte circa
30 ovetti di cioccolato
zucchero a velo

Procedimento:
In una ciotola unite le uova con lo zucchero e montatele con una frusta a mano, poi unite poco per volta le farine ed il latte, mescolando. Una volta che gli ingredienti saranno ben amalgamati, prendete con l'aiuto di un cucchiaio poco impasto per volta e formart con le mani delle palline. Inserite al loro interno un ovetto di cioccolato chiudetegli intorno l'impasto e arrotolatelo bene tra i palmi delle mani. Una volta che saranno tutti pronti metteteli su una teglia che avrete precedentemente rivestito di carta forno. Cuocere nel forno caldo a 170°C in mosalità areato, per circa 10 minuti. Una volta cotti fateli raffreddare nella teglia poi serviteli  ben freddi dentro a dei pirrottini di carta, a vostro piacimento potrete cospargeli di zucchero a velo o di cocco disidratato.
Buon appetito!





  bellissima la spiaggia fuori stagione
e con ancora  il mio mare negli occhi 
vi auguro
Buona giornata!




3 anni di blog ...contest per festeggiare!

Il mio piccolo blog, quello che solitamente amo chiamare la mia cucina virtuale, in cui accolgo tutti voi amici o passanti casuali, oggi compie tre anni! E cosa si fa quando c’è un compleanno? Si festeggia !!! E così ho pensato di organizzare un contest ed  essendo alle porte dell’estate e di conseguenza delle belle giornate che ne dite di aiutarmi a riempire un bel cesto da pic nic? In montagna, in campagna o al mare, su un prato o sulla sabbia lo spirito è sempre quello di godere qualche ora dell’aria aperta consumando del buon cibo  preparato in casa, trascorrendo così una giornata inusuale con amici e familiari. Dopo tanto freddo e tanta pioggia è meraviglioso poter godere della natura ed è bello ritornare poi nelle nostre case rigenerati dall’aria aperta, dal sole, dalle risate, dalla leggerezza che ci lascia dentro una giornata semplice, ma diversa. E allora vi va di partecipare al mio contest? Vi ho fatto venir voglia di stendere una coperta sul prato e aprire il cestino del picnic? Cosa ci potete mettere dentro? Tutto quello che vi portereste per una gita fuori porta: piatti  dolci o salati, pane fatto in casa,  paste fredde, crostate, muffin, biscotti, focacce, plumcake … chi più ne ha più ne metta. L’importante è che il vostro piatto sia  facile da trasportare. 

Ecco le semplici regole per partecipare:
  1. Potrete partecipare con ricette  dolci o salate, nessuna categoria definita per cui nessun limite alla fantasia, tranne per il fatto che dovranno essere di  facile trasporto.  
  2. Potrete partecipare con al massimo due ricette.
  3. Le ricette partecipanti dovranno essere corredate di almeno una foto.
  4. Inserite nel post della vostra ricetta il banner del contest linkandolo a questo post.
  5. Inserire nella home page del vostro blog il banner che trovate in fondo alla pagina linkandolo a questo post.
  6. Sarebbero preferibili ricette nuove ideate per questo contest, ma potrete partecipare anche con ricette già postate l'importante è che vengano pubblicate nuovamente con inserito il banner del contest .
  7. Per problemi organizzativi possono partecipare solo le persone che hanno un blog.
  8. Lasciate il link della vostra ricetta come commento a questo post.
  9. Il contest inizia oggi 25 aprile e termina il 2 giugno 2014. 
Per partecipare non è obbligatorio diventare sostenitori del mio blog, ma indiscutibilmente se vi farà piacere seguirmi ne sarei molto molto  felice! 



Ecco il banner del contest:



Per quanto riguarda il premio al vincitore, nessuno sponsor, sarò io stessa a scegliere un regalo! Aggiornerò progressivamente la lista dei vostri link in questo post. Spero di avervi detto tutto e di essere stata chiara. E allora … si comincia buon contest a tutti e mi raccomando PASSATE PAROLA  e pubblicizzate, se vi va, sui vari social!



Vi aspetto numerosi 
Alice 




Ed ecco le vostre ricette semplicemente in ordine di arrivo:

  1. Golosa tentazione con Ravioli di brisee con porri e pancetta  
  2. Aria in cucina con Tartellette salate con pomodorini
  3. Sabrina in cucina con Pan bauletto
  4. La voglia matta con le chiocciole di pasta phillo con feta
  5. Sfizi e pasticci con Ciambellone cocco e amarene
  6. Sweet sweet house con Farro seppie e gamberetti per il cesto del pic nic
  7. Merenda alla carlona con Biscotto morbido al cioccolato
  8. Batuffolando con Muffin ai carciofi cujet e pancetta
  9. Batuffolando con Ciambellone rovesciato di mele 
  10. Una cocotte per due con Cupcake al latte caldo e pistacchio
  11. I biscotti della zia con Panpanini integrali alle nocciole
  12. Rosso melograno con Mini muffin salati con zucchine, mandorle e curcuma
  13. Dolci a gogò con Focaccia con farina di farro,pomodorini e olive nere piccanti
  14. Ghiotto di salute con Spanakopita country version
  15. Crema e panna con Muffin con cuore di cremino
  16. Barbie magica cuoca con Insalta di riso venere con asparagi selvatici 

Risotto con fave fresche, salsiccia e provola affumicata


Strette e chiuse 
nel nostro verde baccello
vellutato è il nostro mantello.
Se il picciolo tiri giù
un lungo filo verrà su!
Apri il baccello a metà
la mia famiglia apparirà!
Siamo tante e siamo sorelle
siamo le fave verdi e belle!

La fava come pianta alimentare è stata utilizzata dall’uomo nell’area mediterranea e medio-orientale sin da tempi molto remoti. Si narra che  tra i legumi,  le fave,  siano le meno caloriche in assoluto; come per le lenticchie ed i fagioli, anche le fave hanno acquisito un ruolo da protagonista nei tempi antichi come cibo dei poveri per eccellenza, considerato il loro scarso costo e la loro semplice reperibilità. Le fave sono ricche di proteine, fibre e sali minerali quali: potassio, ferro, fosforo, calcio e sodio, mentre le vitamine in esse contenute sono: la A, B1 e B2,  C e la vitamina E.  Al momento dell'acquisto, le fave fresche devono presentare baccelli integri e sodi. Le fave fresche, una volta sgranate, e dopo aver tolto la piccola escrescenza presente su ogni seme, possono essere congelate sia crude che dopo averle sbollentate per circa 3 minuti.



Ingredienti per 4 persone:

400gr di riso carnaroli
2 salsiccia
300 gr di fave fresche (pesate senza le due bucce)
50gr tra provola affumicata
50gr di parmigiano reggiano
Brodo vegetale q.b.
Vino bianco secco q.b.

Procediemento:

Sgranate le fave fresche e poi eliminate anche la pellicina. Rosolate la salsiccia nella risottiera con un filo di olio evo e con l'aiuto di un cucchiaio di legno sgranatela ben bene. Aggiungete poi le fave e fate cuocere merscolaldo per un paio di minuti. Aggiungete il riso, fatelo tostare bene e poi sfumate con del vino bianco, portate a cottura il risotto aggiungendo man mano il brodo necessario. Nel frattempo tagliate la provola a dadini picollissimi e grattugiate il parmigiano. A cottura del riso ultimata, spegnete il fuoco e mantecate aggiungendo i formaggi. Mescolate bene e servite subito.
Buon appetito!  





E mi raccomando non dimenticate di partecipare al mio  contest





Buon 1° maggio 
...e sperando sia assolato
buon pic-nic a tutti!




Quiche "vignarola"

Eccomi di nuovo, finalmente, nel mio blog e con il mio PC! Chi mi segue su FB sa che improvvisamente il 1° maggio il mio PC fisso ha deciso di decedere, non si accendeva più! Ora il mio panico ve lo potete immaginare, la mia cartella d’archivio delle foto, quella delle ricette fatte e di quelle ancora da fare e poi tutti gli altri documenti ….Insomma dopo una bella passeggiata con mio marito in una Roma finalmente assolata il dopo pranzo è stato come dire... un brutto risveglio! Ora, prima che anche voi mi diciate quello che mi hanno già fatto notarealtre amiche blogger, rispondo subito. No, non ho mai fatto una copia su un HD esterno e si nel PC c’era anche la copia del blog (quella invece la faccio regolarmente). Insomma mi sentivo in colpa per la mia stupidità e arrabbiata con quello scemo di computer che aveva deciso di morire senza dare avvisaglie preventive! Ma dico io, uno prima si ammala e poi muore e lui invece proprio un infarto doveva avere?! Comunque mio marito e un suo amico si sono mesi all’opera e fortunatamente sono riusciti a salvare tutto portandolo su un HD esterno. Il PC invece è andato in ospedale.... malato gravissimo insalvabile. Per cui comprato nuovo e purtroppo per me, che sono una grande abitudinaria in queste cose tecniche, oltre alla spesa imprevista anche un nuovo sistema operativo a cui abituarmi. Uffi! Per ora  mi  ci sento poco a casa, mi devo riabituare, è tutto diverso anche le icone! Comunque la cosa importante è che il salvataggio dei documenti è stato totale! Come sono sopravvissuta in questi giorni? Vi ho seguito un pò tramite cellulare e per aggiornare le ricette che stanno arrivando per il contest ( a proposito grazie sono tantissime!) mi sono fatta prestare il pc portatile dalla figlia. Ma avete presente il rapporto tra un adolescente e il suo computer? Ero praticamente  autorizzata  solo il tempo strettamente necessario ad aggiornare l’elenco di arrivo delle ricette e con lei supervisore con il fiato sul collo! ( ovvio aveva paura che smanettassi e scoprissi cose!).  Comunque ora è rientrata l’emergenza e io sono ritornata comodamente nel mio studio, sulla mia scrivania, con il mio PC! Per cui ....ricettina nuova :)



Ingredienti:
pasta sfoglia 1 rotolo
300 gr di zucchine
100gr di piselli freschi ( pesati senza baccello)
50gr di crescenza
50 gr di robiola
2 uova
10 cucchiai di latte
olio evo qb
Vino bianco qb

Procedimento:
Lavate, asciugate le zucchine e  tagliatele a fettine sottili. Fatele rosolare con un filo di olio evo a fuoco medio per circa 5 minuti, poi aggiungete i piselli, salate aggiungete una spruzzata di vino bianco fate evaporare e coprite. Lasciate cuocere per 10 minuti, le verdure devono rimanere croccanti. Spegnete il fuoco e lasciate raffredare senza coperchio, per evitare che il vapore acqueo le inumidisca. Nel frattempo rivestite uno stampo da crostata con la pasta sfoglia e ritagliate i bordi eccedenti. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e versatevi le verdure ormai fredde.  Mescolate in una ciotola le uova  con il latte e un pizzico di sale, versate il composto sopra le verdure. Appoggiate su tutta la superficie della quiche i formaggi tagliati a tocchettini  piccoli. Cuocete in forno caldo in modalità areata  a 180° gradi per circa 30 minuti più altri dieci 10 minuti aggiungendo il calore da sotto.  Fate riposare 15 minuti prima di servire.
Buon appetitto!


Certo, fuori concorso,
  ma non credete che nel mio cestino
 ci starebbe bene questa quiche?



Seguitate a partecipare numerosi, come state facendo 
mi riempite di gioia!
un abbraccio
Alice




Una torta con solo tre ingredienti

Io adoro la frutta secca, ma ho sempre cercato di farne un uso moderato perché …si diceva che ingrassasse! E già si diceva perché,  invece ora, moltissimi studi scientifici sfatano questo luogo comune.  Scienziati e nutrizionisti hanno riabilitato completamente noci, nocciole, pistacchi e mandorle, hanno riscoperto le loro innumerevoli qualità e considerano oggi la frutta secca ricca di nutrimenti preziosi per la salute e anche per la linea. Secondo le ultime scoperte, infatti, mangiandone quotidianamente senza esagerare, noci, mandorle e affini aiuterebbero a mantenere il peso forma, perché alla faccia delle calorie che contengono, questi cibi hanno un elevato contenuto di grassi insaturi, che si metabolizzano molto velocemente e apportano numerosi benefici all'organismo, e sono anche ricche di proteine, fibre, vitamine, acidi grassi essenziali omega 3, che aumentano il senso di sazietà inducendo quindi a mangiare meno. La Loma Linda University in California ha pubblicato sulla rivista Plos One  uno degli ultimi lavori che promuovono la frutta secca come un alimento che garantisce il nostro benessere, aiutandoci a mantenere il peso forma e proteggendoci da varie malattie. Le noci proteggono il cuore, le nocciole sono utili per prevenire l’arteriosclerosi, le malattie vascolari e proteggono i tessuti dall'invecchiamento. Le mandorle fanno bene alle ossa,  il pistacchio è un efficace antiossidante contro i radicali liberi e i pinoli sono indicati invece per chi soffre di anemia. Per quanto mi riguarda, nella mia dispensa c'è sempre un piano di barattolini pieni di nocciole, mandorle, pistacchi, pinoli ecc. pronti per guarnire piatti o per dargli un marcia in più o  per esserne in assoluto l’ingrediente principale come in questa torta. Ho scritto che ha solo tre ingredienti perchè ho considerato la frutta secca come un unico ingrediente e lo zucchero a velo è solo per guarnire per cui...3!



Ingredienti:
4 uova
130 gr di zucchero semolato fine
250 gr di frutta secca tra nocciole, mandorle, pinoli e pistacchi

zucchero a velo per guarnire



Procedimento:
Per prima cosa dovrete tostare la frutta secca. Rivestite una teglia con carta forno posizionateci tutta la frutta secca e  mettete a tostare in forno a 180°  per qualche minuto. Quando sarà ben tostata estraete dal forno la teglia e lasciate raffreddare, passato il tempo necessario inserite tutta la frutta secca nel mixer insieme ad un paio di cucchiai di zucchero preso dal totale e frullate grossolanamente. Ora, con la frusta a mano montate  i tuorli con lo zucchero finchè non diventeranno spumosi. Aggiungete al composto di uova, la metà del mix tritato  e mescolate bene. Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e incorporatene delicatamente la metà al composto precedente. Mescolate  delicatamente con una spatola dal basso verso l’alto. Poi aggiungete il resto della frutta secca tritata, mescolate ancora e incorporate delicatamente il resto degli albumi montati. Trasferire l'impasto in una tortiera apribile foderata con carta forno. Cuocete in forno a 180° in modalità statica  per 35 minuti . Lasciate raffreddare prima nello stampo e poi su una gratella per dolci.  Servite coperto di zucchero  a velo e  guarnite con altra frutta secca.
Buon appetito!



e con questa ricetta partecipo al contest della dolcissima Sabrina



Buona settimana!



 
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