Così è la mia vita,
un affresco molteplice e variabile
che solo io posso decifrare
e che mi appartiene come un segreto.
La mente seleziona, esagera, tradisce
gli avvenimenti si sfumano,
le persone si dimenticano
e alla fine rimane
solo il percorso dell’anima.
Isabel Allende
La casa dei nonni era in un paesino di montagna con una vista spettacolare sul lago, una grande casa a due piani con tantissimo terreno intorno, le galline, i cavalli, l'orto, le viti, gli alberi di fichi ... i ricordi di quelle estati da bambina rimaranno con me per sempre. Una realtà così diversa dalla grande città in cui vivevo normalmente e forse per questo tanto più affascinante ai miei occhi. Come vi ho raccontato altre volte mia nonna era una cuoca fantastica, ma molto sul salato, per quanto riguarda i dolci erano ottimi, ma ne faceva solo due: ciambellone e crostata ... e poi c'erano i biscotti. I fantastici savoiardi di nonna, gli unici biscotti che mi preparava quando ero piccola, ed ora come allora sono ancora in assoluto il mio biscotto preferito. Lo so che per molte persone questi biscotti sono solamente la base del famosissimo tiramisù, per me non è così. Sarà forse per quel sapore d'infanzia che mi evocano, sarà per il dolce ricordo di una nonna che mi ha lasciato troppo presto, ma un savoiardo tra le dita per me è carezza sul cuore, è coccola, è quasi magia. Sono anni che provo ricette, equilibrio grammature senza ritrovare il sapore dei suoi savoiardi. Sfornavo sempre ottime imitazioni, ma non quelli! Poi casualmente incontro la ricetta di Montersino, riequilibrio le grammature per una famiglia e non per un esercito e…. non sono proprio uguali, ma similissimi e ovviamente come tutte le sue ricette ottimi!
Ingredienti
per circa 20 biscotti
70 g di albumi
45 g di tuorli
60 g di zucchero semolato fine
60 g di farina debole (o 40 g farina e 20 g fecola di patate)
10 gr di miele di acacia
zucchero semolato q.b.
zucchero a velo q.b.
Procedimento
Una piccola premessa, sempre per i dolci le uova dovrebbero essere a temperatura ambiente, ma per montate come questa, la temperatura è una condizione strettamente necessaria alla buona riuscita. Iniziamo con l'aiuto della planetaria, o delle fruste elettriche, a montare a neve fermissima gli albumi con lo zucchero. Dovrete ottenere una massa stabile, gonfia e spumosa. Poi in un'altra ciotola mescolate i tuorli con il miele usando una frusta a mano. A questo punto incorporate i tuorli agli albumi poco per volta mescolando, con una spatola in silicone, dall’alto verso il basso per non smontare il composto. Aggiungete la farina poco alla volta, facendola scendere direttamente dal setaccio, continuate a mescolare sempre molto delicatamente per non smontare l'impasto.Il composto vi dovrà risultare sodo e fermo, ma sempre gonfio e spumoso, altrimenti sarà difficile che mantegano la forma durante la cottura. Con il composto riempite una sac à poche dotata di bocchetta liscia da circa 1 cm, foderate una teglia con carta forno e formate delle strisce lunghe 8 cm, distanziandole tra loro. Spolverate i savoiardi prima con zucchero semolato e poi con quello a velo ed infornate a 200° per circa 7/8 minuti. Come sapete ogni forno ha i suoi tempi, per cui controllate a vista la cottura dei vostri savoiardi e non appena vedrete che saranno dorati e avranno formato la crosticina, sfornateli. Sono molto delicati finchè sono caldi, per cui aspettate che si freddino bene prima di staccarli delicatamente dalla carta forno con una paletta per passarli su una grata per dolci a raffreddare completamente. Lasciate i savoiardi fuori all'aria, coperti semplicemnte con un canovaccio, per almeno 4/5 ore prima di conservarli nella classica scatola di latta, così che possano asciugare bene, seccare nella maniera giusta, ed avere così la lora classica croccantezza. Si conservano bene anche 10 giorni, in scatole di latta o nella classica biscottiera.
Buon appetito!Buona vita
e alla prossima ricetta!